Donne vittime di segregazione. Accade al rione Traiano di Napoli. La compagna di un pregiudicato agli arresti domiciliari, riesce a fuggire dalla finestra di casa con la nipotina e denuncia telefonicamente ai carabinieri la sua condizione.
Costretta a stare nella sua dimora insieme alla figlioletta e alla nipotina, la donna non poteva uscire a causa di un lucchetto messo alla porta d’ingresso da un uomo di 44 anni accusato di evasione, sequestro di persona e atti persecutori.
Ai militari la vittima è apparsa in evidente stato di choc quando ha confessato di temere addirittura per la propria incolumità. L’ex compagno l’aveva minacciata di sfigurarle il viso con l’acido. La donna era stata segregata nell’abitazione in cui si era trasferita nel 2004 per stare lontano proprio dall’ex compagno che la maltrattava, ma non ha incontrato sorte migliore.
I carabinieri nel loro intervento fulmineo, hanno aperto la porta della “prigione” domiciliare della signora, liberando anche la figlioletta. L’uomo fermato ad un posto di blocco in sella al suo scooter, è stato arrestato e condotto nel carcere di Poggioreale.