Antonio Elia, 49 anni, ritenuto il reggente dell’omonimo clan camorristico storicamente attivo nella zona del Pallonetto di Santa Lucia a Napoli: questo “l’arresto di lusso” messo a segno stamani dai carabinieri della compagnia Napoli centro.
Una cattura, tra l’altro, maturata in circolazione alquanto fortuite e fortunose: i militari in borghese, passando sotto l’abitazione di Elia, attraverso la porta socchiusa di un locale terraneo hanno notato all’interno dei movimenti di persone. Sono scesi per controllare, ma, prima che riuscissero a raggiungere il locale la porta socchiusa si è spalancata ed è uscito Elia che ha bloccato i militari con lo scopo di consentire a un complice, che era nel locale insieme a lui, di scappare.
Il fuggitivo è riuscito a dileguarsi lanciando durante la corsa una busta di plastica, all’interno della quale i militari hanno trovato circa 40 grammi di marijuana già suddivisa in dosi.
Perquisendo il locale terraneo, all’interno di un’intercapedine nelle pareti i carabinieri hanno trovato 3 panetti di hashish da 100 grammi ciascuno e 100 grammi di marijuana ancora da preparare in dosi. In un’altra intercapedine c’era anche una pistola semiautomatica beretta calibro 7.65 con il serbatoio carico e colpo in canna. Antonio Elia è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e di concorso in detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti per aver agevolato la fuga del complice bloccando i carabinieri.
Dopo le formalità di rito Elia è stato portato nel carcere di Poggioreale. Sono in corso indagini per l’identificazione del soggetto riuscito a scappare, mentre la pistola è stata inviata al Ris per gli accertamenti balistici. Sarà l’esito delle indagini, quindi, a stabilire se e in che misura Elia sia coinvolto nelle sanguinari vicende riconducibili alla faida di camorra che imperversa tra i vicoli del centro storico cittadino.