Il “gladiatore” del calcio Fabio Cannavaro, classe 1973, oggi compie 43 anni. Napoli festeggia uno dei suoi figli che ha onorato la città con la propria esemplarità sportiva.
Annoverato tra i 5 italiani che hanno vinto il Pallone d’oro, l’ex giocatore ed ora dirigente e allenatore sportivo, ha inorgoglito il nostro Paese tanto da essere considerato uno dei migliori difensori centrali del mondo.
Divenuto uno degli artefici del “miracolo italiano” che ha visto trionfare la nostra Nazionale nel 2006 ai Campionati del Mondo, Fabio vanta un record di presenze con la maglia azzurra, arrivando a totalizzarne 136 . Oltre al famoso oro, si è guadagnato nel 2000 un argento agli Europei, confermando le sue grandi doti calcistiche.
Nel 2009 il Sun lo ha inserito nella squadra ideale del decennio. Fabio è un fuoriclasse. Il ragazzo dagli occhi profondi e azzurri, statuario nella sua fisicità, sembra avere anche un cuore d’oro. Nel 2005 l’ex giocatore ha infatti fondato con l’amico Ciro Ferrara, la Fondazione Cannavaro-Ferrara, a sostegno di bambini disagiati residenti nei quartieri napoletani.
Legato da sempre alla sua terra, il maggiore dei fratelli Cannavaro, ha cercato sempre di esaltarla non solo attraverso lo sport, ma in ogni scelta di vita.
Versatile sul campo da gioco, Fabio sapeva destreggiarsi non solo come difensore, ma all’occorrenza era anche terzino, ruolo ricoperto ad esempio ad inizio carriera. Tenace, concentrato, imponente nello stacco di testa, come il famoso Discobolo di Mirone, Fabio Cannavaro ha onorato lo sport ai massimi livelli.
Il suo dinamismo, la precisione negli interventi, lo hanno reso Capitano degno della stima di allenatori sportivi e dei suoi colleghi in campo. La leadership di Cannavaro, giocatore veloce e dotato di grande perizia tecnica, è sempre stata di successo.
Ciò gli ha conferito plauso ed onore nel mondo. Napoli è fiera di poter essere rappresentata da un uomo dai grandi valori, che è anche marito e padre esemplare. Non è un caso che prima del giocatore esista l’uomo ed è proprio questa consapevolezza che ha dato autorevolezza a Fabio, il quale di recente ai tifosi napoletani, preoccupati per la sorte della propria squadra del cuore, ha dato un monito calcistico: “Ricordate, le gare sono così, ci sono momenti in cui comandi e altri in cui soffri”.