Un agghiacciante ritrovamento ha avuto luogo lo scorso 9 settembre presso Afragola (NA), dove, all’interno dell’abitacolo di una Polo Volkswagen, ferma presso il parcheggio all’aperto del centro commerciale Ipercoop, è stato rinvenuto il cadavere carbonizzato di un uomo. Si tratterebbe di Antonio Luciano, 30enne residente presso Calata Capodichino (Napoli), sposato e padre di una bimba di appena 8 mesi.
Secondo le dichiarazioni di un giovane testimone, a un boato sarebbero seguite le fiamme, che avrebbero avvolto l’auto, impedendo alla vittima di sottrarsi alla morsa mortale del fuoco. Il testimone avrebbe assistito inerme alla terribile agonia di Luciano, che si dibatteva all’interno dell’auto, urlando. Vani i soccorsi, che nell’immediato sono intervenuti, allertati dal giovane.
La Polizia, coinvolta nelle indagini, non esclude alcuna pista, privilegiando tuttavia l’ipotesi di un suicidio. Luciano, impegnato nel settore della manutenzione delle piscine, lavorava presso una ditta, per due volte licenziato e poi riassunto. Secondo alcune testimonianze, nell’ultimo periodo l’uomo appariva stressato e preoccupato, forse, per questioni legate al suo lavoro. Secondo una prima ricostruzione, operata dai militari, grazie alle testimonianze di parenti e amici della vittima, nel pomeriggio dello scorso 9 settembre Luciano, al termine della giornata lavorativa, avrebbe dovuto raggiungere suo padre, per restituirgli un fornello a gas da campeggio. La vittima avrebbe invece parcheggiato presso il punto più isolato del centro commerciale, durante l’ora di chiusura di quest’ultimo. Ad avvalorare l’ipotesi di suicidio la disposizione del cadavere, adagiato sul sedile del posto di guida reclinato all’indietro, prima dell’esplosione della bombola de fornello.
In assenza di prove certe, le indagini restano aperte, e, in attesa di riscontri medico-legali, volti a gettare luce sul caso, la Polizia passa al vaglio testimonianze di parenti e conoscenti, ricostruendo gli spostamenti degli ultimi momenti di vita della vittima.
Antonio Luciano era padre di una bambina di appena otto mesi e il 20 settembre avrebbe dovuto condurla al fonte battesimale. Che sia stato un omicidio o un suicidio, dietro la morte di Antonio Luciano deve esserci un responsabile, che più o meno consapevolmente ha gettato un giovane uomo nel baratro di una tragica e dolorosa fine.