Terzo raid in poco più di 12 ore nel quartiere Soccavo a Napoli.
Una città in balia degli spari, della criminalità, della folle ed “illogica logica” camorristica.
Si spara per sancire la propria egemonia sui clan rivali, per disseminare terrore frammisto a timore reverenziale, seguitando ad imprimere al volto e all’indole di questa città i confusionaria tratti della prigioniera del crimine.
Questa mattina intorno alle 6.30 in via Catone, nel Rione Traiano, diversi colpi di arma da fuoco sono stati esplosi contro la porta di un «basso».
Gli agenti della Polizia di Stato intervenuti sul posto hanno trovato a terra 21 bossoli di kalashnikov, un proiettile inesploso e vari frammenti di ogiva. Sulla porta dell’abitazione, il cui proprietario è un incensurato di 32 anni, sono stati trovati 7 fori. Sono stati danneggiati anche i tubi del gas e dell’acqua; le rispettive aziende di distribuzione hanno provveduto alla chiusura dell’erogazione. 21 bossoli che concorrono ad infoltire la di per sé abbondante piogge di proiettili granata sullo stesso rione nei giorni precedenti.
Mentre una granata inesplosa è stata rinvenuta oggi all’interno di un garage in via dell’Epomeo. Sul posto sono intervenute pattuglie dei militari dell’arma dei Carabinieri e la Polizia Municipe che ha provveduto a incanalare il traffico in un’area sicura. La bomba è stata fatta brillare in seguito dagli artificieri.
Terrore e incredulità tra i cittadini del rione, in questi giorni dilaniato da un’emergenza criminale.
Lo stato d’emergenza nel quale imperversa la città, si fa sempre più conclamato, oltre che imminente.