Tra le mura di Napoli la temibile minaccia degli spari si palesa da più parti, dal cuore del centro storico alle periferie.
Il Rione Traiano, nelle ore in cui si celebra l’anniversario della morte di Davide Bifolco, è una delle realtà cittadine che imperversa in una situazione che desta non poco allarmismo.
Un quartiere in balia degli spari, dopo che l’altra notte erano stati esplosi 60 colpi all’impazzata contro case, auto e una pizzeria, il Rione ha accolto altri due agguati tra stanotte e stamattina: l’ultimo, in ordine di tempo, poco dopo le 10, in via Canonico Scherillo, nei pressi della sede Asl, dove la polizia ha rinvenuto dieci bossoli a terra. Nella notte, alle 4.30, l’episodio più clamoroso.
Colpi di pistola sono stati esplosi contro un’abitazione in via delle Bucoliche, da uno sconosciuto che ha scavalcato il muro di cinta e poi ha sparato a ripetizione. Soltanto sulla porta d’ingresso sono stati trovati 10 colpi, altri sulle pareti della facciata. Danneggiata anche una Smart parcheggiata vicino all’abitazione. A terra sono stati trovati una trentina di bossoli. La casa è abitata da una donna, separata da 11 anni e con due figlie. Il marito ha piccoli precedenti per contrabbando di sigarette.
Durante la notte tra venerdì e sabato, invece, più di 60 colpi d’arma da fuoco, tra mitra e pistola, sono stati esplosi, tra via Tertulliano e via Romolo e Remo. Crivellati di proiettili la porta di un locale e di un’abitazione, oltre a tre auto parcheggiate in strada.
Quella stessa notte, un pregiudicato 37enne si è recato all’ospedale San Paolo accompagnato da qualcuno che poi è fuggito, con una grave ferita d’arma da fuoco alla gamba. Ai poliziotti aveva raccontato di essere stato ferito proprio davanti alla sua abitazione al Rione Traiano, ma sul luogo indicato dall’uomo gli agenti non hanno ritrovato né sangue né bossoli.
Alla base del ferimento dell’uomo con precedenti per droga potrebbe esserci un agguato. Secondo la versione raccontata dal ferito alla polizia, l’uomo stava rientrando a casa, in via Cornelia dei Gracchi, nel rione Traiano, quando avrebbe avvertito un forte bruciore alla gamba. Solo in un secondo momento si sarebbe reso conto di essere stato colpito. Una ferita grave, per la quale l’uomo è in attesa di essere operato alla tibia. La versione del pregiudicato non convince la polizia.
Tanti i lati oscuri: in aggiunta a quelli già evidenziati, come il fatto che il 37enne non si sia accorto dello sparo e la fuga del suo misterioso accompagnatore, c’è anche un altro dettaglio: nel corso della perquisizione effettuata sul luogo del presunto agguato gli agenti non hanno infatti ritrovato alcun bossolo.
Potrebbe trattarsi di un agguato non andato a buon fine, ma nulla vi è di certo, per il momento. Le indagini degli inquirenti barcollano tra una fitta rete di dubbi e perplessità e la concreta possibilità che sia in corso una sanguinaria guerra per il controllo della piazza di spaccio. L’unico aspetto certo è il palpabile clima di allarmismo e terrore che regna lungo le strade rionali.