Un giallo risolto nel giro di 24 ore, quello costato la vita a Giuseppe Desiderio: fermato a Pompei, a casa di un lontano parente all’oscuro di tutto, l’esecutore dell’omicidio del venditore ambulante di 56 anni, incensurato, ucciso ieri pomeriggio a Scafati con una trentina di coltellate al torace.
Si tratta di Pasquale Balzano, 46 anni, incensurato, con il quale la vittima ha intrattenuto rapporti di lavoro. La lite sfociata nell’omicidio è stata causata da dissidi sorti in merito ai proventi della loro attività di venditori ambulanti.
Il cadavere è stato trovato in via Lo Porto a Scafati, all’interno del bagagliaio della propria vettura. La convivente dell’uomo ucciso, già ieri, aveva indicato ai carabinieri il soggetto con problemi psichici con il quale la vittima condivideva l’attività commerciale e con il quale aveva avuto, di recente, alcuni dissidi.
Sempre più lontana, quindi, la matrice camorristica che nell’immediato aleggiava sull’omicidio, in virtù della parentela che legava la vittima a Salvatore Desiderio, fratello della vittima, attualmente detenuto al carcere di Sulmona e ritenuto vicino al clan Matrone.