Applausi di consenso ed approvazione, ma soprattutto di liberazione hanno accompagnato la vasta operazione attuata dalla Polizia Municipale nell’area di Santa Caterina a Formiello, zona interessata da gravi episodi malavitosi negli ultimi tempi.
Gli agenti, sopraggiunti in seguito a plurime segnalazioni e richieste d’intervento da parte dei residenti in zona per accertare la presenza di allacci abusivi di energia elettrica e di fenomeni di prostituzione diffusa, tanto che gli stessi residenti lo hanno ribattezzato “vicoletto a luci rosse”. Così, durante la mattinata di ieri, il personale della U.O. S. Lorenzo con il personale della Polizia Investigativa Centrale e a squadre dell’Enel hanno controllato 20 terranei adibiti ad abitazione destinate alla prostituzione occupate da donne di varie nazionalità tra cui domenicane, nigeriane e spagnole. E’ stato accertato che 10 di questi locali venivano utilizzati esclusivamente come camere da letto, è stato rinvenuto un grosso quantitativo di profilattici e sorpreso un cittadino domenicano mentre si intratteneva con una prostituta. Tutte le donne sorprese a prostituirsi, o in attesa di clienti, sono risultate in regola con i documenti personali e sono state tutte denunciate perché responsabili di furto di energia elettrica, come accertato dagli operatori Enel, mediante allacci abusivi e manomissione dei misuratori di corrente. Dei locali controllati tre sono stati sottoposti a sequestro e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre sono ancora in corso ulteriori accertamenti per individuare altri soggetti dediti alla prostituzione nonché accertamenti catastali sui terranei che risultano essere utilizzati come civili abitazioni pur in carenza dei necessari requisiti di abitabilità. Tutti i proprietari che non hanno registrato i contratti saranno segnalati all’Agenzia delle Entrate, mentre quelli che hanno fittato ad eventuali cittadini clandestini saranno denunciati all’Autorità Giudiziaria.
Verifiche a carico di altre abitazioni sono tuttora in corso. Ci sono state grosse difficoltà operative nell’area di intervento proprio a causa dei gravi fatti malavitosi accaduti negli ultimi giorni, ma i cittadini residenti nella zona hanno accolto gli agenti con applausi ed incoraggiamenti ad andare avanti per il ripristino della legalità dell’area.
Un’operazione che ha consentito anche a quella porzione di indole partenopea che, a dispetto di tutto e di tutti gli stereotipi, sa dimostrarsi ancora capace di riporre fiducia nelle forze dell’ordine, palesano un marcato spirito collaborativo, indispensabile e capace di ricoprire un ruolo cruciale, in questo caso, al fine del buon esito dell’operazione.
È pur vero che la controparte è rappresentata da extracomunitari, “padroni in casa nostra”, baluardi di uno status contro il quale è storicamente più facile puntare il dito contro. La vera e compiuta conquista capace di sancire l’avvenuto riscatto da parte del popolo napoletano sarebbe attuare il medesimo atteggiamento collaborativo, allorquando la controparte si chiama “camorra”.