Due ragazzi, due vite pregne di sogni da realizzare, un futuro e tanta strada ancora da percorrere. Ventiquattro e ventotto anni, ambiziosi e capaci: Alison Parker e Adam Ward sono morti in quello che sembrava un giorno di lavoro qualsiasi, un mattino in cui, come tanti altri, erano usciti dalla redazione per realizzare un’intervista. Uccisi in diretta, sotto l’assedio di feroci colpi d’arma da fuoco, mentre centinaia di persone assistevano impotenti, sconvolti ed increduli a quelle scene di morte. Così Melissa Ott, fidanzata di Adam, impiegata anche lei nella stazione televisiva WDBJ7, in regia ha visto morire l’uomo che amava sotto i propri occhi.
Alison Parker: “una rock-star delle news”, così l’hanno definita i colleghi, era una talentuosa reporter, mentre di Adam dicono che fosse un cameraman dal sorriso contagioso. Questo è ciò che resta delle due vittime uccise in Virginia dalla follia dell’ex-collega Vester Lee Flanagan.
La 24 enne Alison Parker era originaria della Virginia e aveva iniziato a lavorare alla Wdbj7 con uno stage mentre studiava alla Madison University, da maggio stava lavorando come inviata per il notiziario mattutino. Per Alison quella Tv locale affiliata al circuito della Cnn era il centro tanto della vita professionale quanto di quella privata, dal momento che da nove mesi era fidanzata con un anchor-man della stessa stazione, Chris Hurstm, con il quale era da poco andata a convivere. «Era la donna più radiosa che io abbia mai incontrato, e per qualche ragione ha ricambiato il mio amore. Non avevamo annunciato la notizia, ma eravamo molto innamorati, eravamo appena andati a vivere insieme, ci volevamo sposare, sono sotto shock», scrive su Twitter.
La giovane giornalista avrebbe anche dovuto partecipare ad un’edizione locale di «Dancing with the Stars», organizzata in Virginia per raccogliere soldi per un’associazione che aiuta le vittime di violenza domestica. Su Facebook aveva scritto che non vedeva l’ora di partecipare alla gara e aveva speso «mesi e molte ore ad allenarsi».
Anche Adam Ward, che aveva appena compiuto 27 anni, aveva trovato l’amore alla Wdbj7: Melissa, una producer con cui stava pianificando un trasferimento nella città in cui lei aveva trovato un nuovo lavoro, volevano convolare a nozze a breve. Per lei si trattava dell’ultimo giorno di lavoro con l’emittente: era pronta a trasferirsi a Charlotte, nella Carolina del Nord, dove Adam era intenzionato a seguirla per coronare il loro sogno d’amore. Ma il destino ha voluto altrimenti.
“Ha dimostrato di essere un sopraffino fotogiornalista“, ha detto di Ward il general manager della tv Jeffrey Marks: “anche alla fine del turno, sulla via di casa, se avesse sentito qualcosa avrebbe lasciato tutto per lavorarci sopra“.
Un assassinio consumatosi in diretta tv e da duplice “angolazione“, quella della tv che trasmette in diretta e quella in soggettiva fatta dal killer. Si riprende, registra e poi pubblica Vester Flanagan. Mentre era ancora in corso la caccia all’assassino da parte delle forze dell’ordine e dell’Fbi, l’ex volto e dipendente dell’emittente, diffonde sul suo profilo twitter un video che mostra il suo avvicinamento alle spalle dei reporter durante l’intervista trasmessa in diretta a Vicki Gardner, direttrice della locale Camera di Commercio. Poi apre il fuoco.
Flanagan, 41 anni, si è poi suicidato. Sul suo profilo twitter, prima che venisse sospeso, il killer aveva commentato il suo gesto, dando così una prima indicazione su quello che può essere stato il movente del suo crimine. Un delirio via social network carico di rancore nei confronti della Parker e di Ward: “Alison ha fatto commenti razzisti“, twitta. “È stato aperto un dossier per discriminazione suoi luoghi di lavoro. L’hanno assunta per questo?“. E poi aggiunge: “Adam si è rivolto all’ufficio delle risorse umane parlando di me dopo aver lavorato con me solo una volta“. Nel video si sente Williams bisbigliare: “Putt…”, mentre punta la pistola verso la giornalista dell’emittente statunitense. L’account di Flanagan viene sospeso pochi minuti dopo la diffusione delle riprese in soggettiva.
Il canale Abc ha fatto sapere di aver ricevuto da un uomo che si faceva chiamare Bryce Williams (lo pseudonimo con cui Flanagan andava in onda) un fax di 23 pagine, girato poi dalla rete alle autorità. Il contenuto del fax, al vaglio degli investigatori, non è stato rivelato, ma è probabile che in quelle pagine vi sia più di qualche indizio utile per risalire al movente del gesto, stando a quanto trapela da fonti investigative.