Una storia simile ancora non se la sarebbe immaginata nessuno.
Quando hai soltanto sedici anni e hai voglia di un oggetto più tecnologico che non ti faccia sentire da meno rispetto ai tuoi amici, spesso non basta chiedere a mamma e papà.
Se i genitori sono contrari o non possono permettersi quel qualcosa che ti manca, devi vedertela da solo.
Non sempre è possibile (o si ha la buona volontà di) trovare un lavoretto, quindi, infilando le mani in tasca, non compariranno magicamente carte di credito ricaricate o banconote luccicanti.
Il protagonista di questa vicenda è un ragazzo olandese residente in Germania, ma avrebbe potuto benissimo architettare questo tipo di piano chiunque, di qualsiasi età e qualsiasi nazionalità. Tanto che l’episodio si inserisce in una serie di tentativi analoghi di furto presso gli Scavi campani, tutti per mano di turisti stranieri.
La storia insegna che, da che mondo è mondo, nel passato come ancora oggi, chi ha fame e non può permettersi un giro nel supermercato, adotta il metodo più “semplice”: il furto. Sicuramente il bene rubato dal ragazzino non era di prima necessità, anzi… Ma il suo obiettivo era arrivare all’iPhone, ed era disposto a tutto pur di raggiungerlo.
Gli Scavi di Pompei rappresentavano la scena del crimine, una tegola l’oggetto che in seguito sarebbe stato rivenduto su internet.
Chissà se l’olandese avrebbe dato, in seguito, il giusto valore a ciò di cui si era impossessato; chissà se, nel momento del reato, si è reso conto veramente di ciò a cui andava incontro; chissà se lui per primo ha riconosciuto la preziosità dell’oggetto o se ha sottovalutato la sua importanza.
Il progetto non faceva una piega: avrebbe rivenduto il reperto archeologico attraverso il mercato online legato a e-bay e si sarebbe servito del denaro ricavato per comprarsi l’agognato telefono.
In tutto questo, la madre del giovane, che lo accompagnava in questa visita, ha dichiarato di essere assolutamente ignara delle vicende in cui si è trovato coinvolto il figlio.
A dare l’allarme è stato un onesto turista americano, accortosi del gesto imprudente del ragazzo: l’intervento dei carabinieri è stato immediato. Dopo aver bloccato e perquisito l’olandese, le forze dell’ordine hanno scovato nel suo zaino frammenti di una tegola e di un’anfora, appartenenti a una domus di via dell’Abbondanza.
La denuncia per tentato furto è partita subito dopo, i reperti sono stati consegnati alla Soprintendenza e il minorenne affidato alla madre.
Si attendono cautele maggiori per un luogo vittima di oltraggi continui.