Vive attraverso la promessa e il sogno che hanno portato la sua effigie in tantissimi Paesi del mondo, accanto a famigerati monumenti ed esibita, sempre con il sorriso sulle labbra, dalle popolazioni delle nazioni più disparate.
Imbriani non mollare seguita ad essere una frase detentrice di valori, sentimenti ed emozioni altamente positive, di quelle che fanno bene al cuore e che rendono meno amara e più apprezzabile la magia insita anche nel più labile ed apparentemente insignificante degli attimi che scandiscono l’esistenza.
Questa è la consapevolezza che, di passo in passo, si è palesata con crescente fermezza, durante il mio “tour da turista della mia città” in compagnia di Carmelo.
Napoli, il centro storico, Spaccanapoli, i vicoli della tradizione artigiana, frammisti a tante icone ed orpelli che consentono alla passione che infervora l’amore per il calcio di sventolare e riecheggiare nei meandri della quotidianità, divenendo una consueta ed, al contempo, eterna parte delle nostre vite.
Carmelo è stato e sarà per sempre un volto, un tassello, una storia, umana e calcistica, che ha concorso ad arricchire ed impreziosire quel sentimento d’amore, attraverso il tributo che da calciatore ha conferito sul campo alla maglia azzurra ed ancor più grazie all’eredità emotiva, ideologica, affettiva che l’Imbriani uomo ci ha lasciato.
Carmelo vive e la gente di Napoli non ha dimenticato quel ragazzo timido, umile, riservato, dalla corporatura gracile, ma agile come una gazzella, nel cui talento mister Boskov ripeteva grandi aspettative.
“Grande, Imbriani!”, “merita di essere ricordato per sempre”, “un grande uomo”, “Napoli non dimentica chi ha onorato la maglia e l’immagine stampata sulla maglietta dimostra quanto lo rendeva facile segnare un gol con la maglia del Napoli”: sono solo alcuni dei commenti che la gente di Napoli mi ha consegnato, spontaneamente, mentre scattavo queste foto.
L’ho fatto di proposito, non ho avvicinato nessuno per attirare l’attenzione su quella t-shirt e l’ho fatto per “mettere alla prova” i napoletani e testare sul campo quanto e come fosse diffuso il ricordo di Carmelo: qualcuno si è offerto di tenermi la maglia, per agevolarmi nel compito di scattare le foto, altri hanno espresso parole di forte approvazione per quello che sto facendo e mi hanno chiesto di “non mollare”.
Già, passeggiando per le strade di Napoli, me ne sono convinta ancora di più: “Imbriani non mollare” è il sentimento attraverso il quale Carmelo vivrà in eterno.