L’ennesimo sabato sera che macchia l’asfalto di sangue si è consumato nel cuore dell’hinterland napoletano, alle porte della periferia ad est di Napoli.
Un gravissimo incidente è avvenuto, intorno alle 5 di stamani, lungo la strada statale 162 all’altezza dell’incrocio Cercola-via Argine.
L’impatto violentissimo, nel quale sono rimaste coinvolte più vetture, è avvenuto all’altezza dell’uscita di Via Argine della statale 162.
Un 19enne morto sul colpo, due feriti, di 21 e 22 anni, di cui uno versa in gravissime condizioni: questo il bilancio dell’ennesimo e cruento incidente stradale avvenuto alle porte dell’alba dell’ennesimo weekend sul quale, la morte cala il suo sciagurato e luttuoso mantello.
Gaetano La Marca, la vittima più giovane che ha perso la vita nell’incidente, aveva appena 19 anni ed era originario di San Gennaro Vesuviano. Dalle prime ricostruzioni dei carabinieri l’autovettura, una Fiat Punto, con a bordo i tre giovani viaggiava in direzione dei comuni vesuviani. Per cause in corso di accertamento il conducente, Ambrosio Arcangelo, 21 anni di Ottaviano, avrebbe perso il controllo della Punto che si è ribaltata rimanendo al centro della carreggiata. A quel punto sarebbe sopraggiunta una seconda autovettura, una Golf, che ha impattato contro la Fiat Punto. A bordo della Golf una giovane coppia, un 24enne vomerese e una ragazza di 23 di Pomigliano D’Arco. I due, che non hanno riportato gravi ferite, sono al momento ascoltati dai carabinieri della tenenza di Cercola che stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica del tragico incidente.
Per il 19enne non c’è stato nulla da fare è morto sul colpo a seguito del ribaltamento dell’auto, il conducente, di 21 anni, Arcangelo Ambrosio, risultato positivo al test sull’alcol effettuato dai carabinieri, è rimasto gravemente ferito ed ha subito l’amputazione della gamba, mentre Gaetano La Marca, cugino e omonimo del deceduto, di 22 anni di Poggiomarino, è ricoverato in condizioni non gravi all’ospedale Cardarelli e anche lui, come gli altri giovani coinvolti nell’incidente e in grado di rilasciare una testimonianza, è stato ascoltato dai carabinieri. Secondo alcune ipotesi, infatti, subito dopo l’impatto tre le vetture, sebbene feriti, i tre sarebbero usciti dall’auto e sarebbero stati investiti dalla Golf. Un primo racconto lo ha fornito proprio il 22enne cugino del ragazzo deceduto. Questi, ancora sotto choc, ha raccontato che stava dormendo al momento dell’impatto, svegliato dal contraccolpo, ha riferito di aver visto i tre ragazzi scendere dall’auto quando sarebbe sopraggiunta una Golf.
Da quel momento in poi è calato il buio pesto nella mente del giovane che ha riferito agli uomini dell’arma di non ricordare più nulla, ritrovandosi infine in un letto di ospedale. I militari stanno raccogliendo anche le testimonianze degli occupanti della Golf, i quali sono stati comunque refertati all’ospedale Loreto Mare. Nel frattempo l’alcol test effettuato sul conducente, Arcangelo Ambrosio, è risultato positivo: tre volte superiore ai limiti consentiti dalla legge, 1,60 gr/lt (0,50 valore massimo consentito). Il 21enne, ricoverato in gravissime condizioni al Loreto Mare, rischia ora un procedimento penale per omicidio colposo, lesioni colpose aggravate e guida in stato di ebbrezza.
Indagato anche il giovane alla guida della Golf, con l’accusa di omicidio colposo e lesioni aggravate.