Avete presente la Linea 1 della Metropolitana di Napoli?
Si, quella che annovera la modernissima stazione “Università” che propone un gioco di forme e colori che catturano gli occhi e sanno spingerli sempre più oltre, per attuare un’autentica “battuta di caccia” alla ricerca del dettaglio, così come avviene percorrendo le scale mobili e i corridoi della ancor più accattivante stazione di Toledo. Giusto per citare le due più celebri.
Ebbene, quello che si sta consumando lungo il primo weekend animato dall’esodo di agosto ed un caldo appiccicoso ancor più peculiare del mese più caldo dell’anno, è un giorno triste all’ombra del Vesuvio, perché, stanotte, si è spento, Giannegidio Silva, il papà della Metropolitana di Napoli.
Il brianzolo era il presidente della società “Metropolitana di Napoli” e con lui sono state costruite le stazioni della Linea 1 cittadina, quelle diventate famose per essere delle piccole opere d’arte. Ogni stazione un mondo, ogni mondo un artista.
Nato a Seregno nel ’41, laureato al Politecnico, Silva sperava di poter esportare il modello proposto ed attuato a Napoli, anche nella sua Brianza. “Rischiando”, forse, di avvicinare attraverso un modello artistico e logistico due realtà assai distanti, non solo sotto il profilo strettamente geografico.
Una morte che ha suscitato commozione e cordoglio da parte delle istituzioni e delle autorità partenopee. Il Presidente della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee, Pierpaolo Forte, a nome del Consiglio di Amministrazione, il Direttore del MADRE, Andrea Viliani, a nome di tutto lo staff della Fondazione e del museo MADRE, esprimono il più profondo cordoglio per la scomparsa di Giannegidio Silva, Presidente della Metropolitana di Napoli: “Un manager di successo che ha creduto nel ruolo dell’arte anche come valore sociale e civile, trasformando le stazioni della Linea 1 in un museo diffuso, arricchito da opere importantissime di artiste e artisti internazionali che rendono la metropolitana di Napoli quel capolavoro d’arte pubblica che tutto il mondo, oggi, conosce e ammira. A tutte e tutti coloro che credono nel rapporto fra arte e comunità spetta dare il proprio contributo a mantenere il ruolo di Napoli e della Campania quali capitali della cultura contemporanea, non solo nel ricordo, ma nell’ispirazione di un professionista, e un amico, come Giannegidio Silva”.