Sulla carta già si presentava come un weekend da ricordare, in quanto suggellato da un “evento di cartello” e anche nella pratica il Pizza Gusto Sannio non ha deluso le aspettative.
Tre giorni all’insegna del gusto, quello peculiare e genuino che riecheggia puntualmente allorquando vengono schierate in prima linea le eccellenze campane, laboratori di slow food e tante, ma tante pizze gourmet i cui ingredienti, studiati accuratamente dallo chef Dino Masella, sono stati sapientemente miscelati ed adagiati su un impasto principalmente composto da farina al farro dell’azienda agricola Mirra, originaria del beneventano.
Gli ingredienti utilizzati erano tutti e rigorosamente a centimetri zero, ovvero ortaggi e verdure raccolti direttamente dai campi della Masseria Masella di Cerreto Sannita, esattamente come l’olio, di qualità eccelsa, anch’esso prodotto dalla famiglia Masella, ai quali si addiziona il cospicuo valore aggiunto personificato dal talento e dall’esperienza del maestro pizzaiolo Errico Porzio.
Tre giorni intensi che hanno riscosso un grande successo, così come suggellato dalla massiccia affluenza di pubblico che ha apprezzato le novità proposte nell’ambito del Pizza Gusto Sannio, tra le quali: “Sottobosco”, pizza farcita con zuppa di funghi misti, provola affumicata, fior su latte e porcini; la rivisitazione della “classica” Margherita che per l’occasione si adorna del fregio di “Regina Margherita” per accogliere pomodori pelati, fior di latte, pecorino fresco grattugiato, basilico, olio extravergine d’oliva; “Zuppa d’ cucuzz’”, ovvero, vellutata di zuppa d’ cucuzz’, sbriciolata di salsiccia d’ poc’, pecorino dolce a scaglie e sedano; “Ciambotta”, pizza con Crema di ciambotta con ortaggi, patate fritte, pancetta, caciocavallo; “Parmigiana”, dicitura che, di per sé, funge da forte richiamo alla tradizione culinaria di casa nostra e si completa con melanzane dorate, salsa di pomodori freschi, fior di latte, parmigiano, basilico; “Pizza alla bocca del forno”, a base di pomodori , pecorino dolce, origano, aglio, fior di latte, olio; “Sciurigl’ d’ cucuzz’”, ovvero, pesto di ricotta e noci, fior di latte, capovolto, fiori di zucca.
Per quanto concerne l’impasto, invece, lo stesso maestro Porzio, con orgoglio e puntualità, ci tiene a precisare che è stato eccellentemente realizzato utilizzando l’acqua della sorgente Trescetara.
Un evento più che ben riuscito e che ha consegnato al maestro Porzio l’ennesima esperienza edificante da relegare nel suo già più che ben assortito album dei ricordi e che senz’altro la famiglia Masella riproporrà l’anno prossimo, introducendo tante ed ulteriori novità.