Sport ad alta tensione. Durante la finale della sesta tappa della WSL J-Bay Open, in Sudafrica, il surfista australiano Mick Fanning, tre volte campione del mondo, è stato attaccato da uno squalo mentre era sulla sua tavola da surf. Il tutto è accaduto in diretta tv e streaming.
Il 34enne Fanning, non si è dato per vinta ed ha reagito prendendo il predatore a calci e pugni, così si è portato a riva riuscendo a salvarsi.
Il surfista australiano tre volte vincitore della World Surf League, è stato aggredito nelle acque in cui si incontrano l’Oceano Atlantico e quello Indiano creando onde ottimali per il surf.
Pur essendo una spiaggia solitamente infestata dagli squali, non si era mai verificato un episodio simile. Il Campionato del Mondo si svolge negli stessi luoghi da 30 anni e questa è la prima volta in cui si rischia la vita in gara.
Mick Fanning è stato ripescato sano e salvo dal jetski del soccorso e dal gommone su cui venivano effettuate le riprese tv. Alle telecamere lo sportivo ha raccontato quanto avvenuto: “Mi ha strappato il laccetto legato a tavola e caviglia, è salito dal nulla. Sono saltato via di corsa e continuava a puntare la mia tavola mentre io urlavo e scalciavo. Ho visto solo le pinne e non i denti e alla fine l’ho colpito con un pugno sul dorso. Sono veramente felice di esserne uscito, quasi non ci credo”.
Dopo l’evento il commissario della WSL Kieren Perrow ha cancellato la finale di campionato, proponendo la divisione del premio in palio tra i due surfisti. A Fanning e Wilson sono toccati 70 mila dollari a testa, oltre che 8 mila punti ciascuno, pari al punteggio che spetta al secondo classificato.