GHEMON, avellinese purosangue, classe 1982, è uno dei più talentuosi e apprezzati artisti hip hop italiani.
Negli anni ha saputo rinnovare il suo personalissimo stile, caratterizzato da temi profondi e rime molto curate sotto l’aspetto lessicale, che fanno di lui un artista a metà tra un cantautore e un rapper: un caso quasi unico all’interno dello scenario rap italiano. Attivo come writer e rapper fin da giovane, dopo diversi demo nel marzo 2005 GHEMON entra a far parte della Soulville Records e pubblica gratuitamente sotto il nome di Ghemon Scienz il primo ep solista “Ufficio Immaginazione”, che riscuote un buon successo da parte di critica e pubblico, che apprezza soprattutto la musicalità e la personalità marcata, diversa da quanto il rap italiano aveva proposto fino ad allora. È il preludio di una carriera che vola a gonfie vele verso il successo, così come efficacemente orchidee “ORCHIdee”: un album interamente suonato con strumenti veri, prodotto e registrato tra Milano e i Red Bull Studios di Amsterdam dal producer di fama internazionale Tommaso Colliva (Muse, Calibro 35, Afterhours, Ministri) e dal giovane e talentuoso Marco Olivi.
A questo progetto hanno partecipato tutti nomi di prim’ordine all’interno del panorama musicale italiano: Patrick Benifei (Casino Royale e Bluebeaters), Enrico Gabrielli (Calibro 35, Vinicio Capossela, Mike Patton), Fabio Rondanini (Calibro 35 e John Parish), Rodrigo D’Erasmo (Afterhours), Daniel e Ramiro (Selton), Gabriele Lazzarotti (Daniele Silvestri, Niccolò Fabi),Paolo Ranierie Francesco Bucci (Baustelle, Dente, Le Luci della Centrale Elettrica). “ORCHIdee” esprime una ricchezza musicale e lessicale che affonda le sue radici nella black music e nel rap sfociando in numerose parti cantate in cui GHEMON dimostra di essere maturato, approcciandosi con umiltà e attenzione a uno stile vocale inedito e moderno, sempre più vario e strettamente personale.
Stasera, l’acclamato rapper campano, ritornerà a valicare le mura regionali per calcare il palcoscenico del Bit Festival di Salerno.
Ad aprire il concerto sarà la live performance di una band che, a sua volta, personifica una garanzia in materia di rap, musica ed originalità: La Pankina Krew.
Il mix tra rap e ritmi melodici continua a mietere successi e consensi e il sodalizio artistico tra tre anime diverse, ma complementari, seguita a riscuotere riscontri positivi, imprimendo una genuina e necessaria ventata d’aria innovativa alla musica italiana e finanche allo stile rap che troppo spesso e troppo comodamente assume le sommesse spoglie di una carcassa di stereotipi da imitare.