Giovedì 9 luglio (dalle ore 18:00 alle ore 19:00, terzo piano) i Servizi Educativi del museo MADRE propongono la visita performativa Look&Repeat dedicata alla mostra Sturtevant Sturtevant, la prima retrospettiva dedicata da un’istituzione pubblica italiana a Elaine Sturtevant (1924-2014), una delle più influenti artiste del XX secolo, Leone d’Oro alla carriera alla 54 Biennale di Venezia nel 2011.
Assistiti dagli operatori didattici del museo MADRE, i visitatori saranno guidati alla scoperta di temi e pratiche artistiche contemporanee attraverso le opere di Sturtevant che, dal 1964, iniziò a “ripetere” le opere degli artisti a lei contemporanei, riferendosi ad alcune delle personalità più iconiche del suo tempo (da Marcel Duchamp a Joseph Beuys, da Andy Warhol, Jasper Johns, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Frank Stella a Paul McCarthy, Mike Kelley, Robert Gober, Anselm Kiefer, Felix Gonzalez Torres, per citare solo alcuni esempi), esplorando, con straordinario anticipo, concetti quali “autorialità” e “originalità” in relazione ai meccanismi di produzione, circolazione, ricezione e canonizzazione dell’immagine e dell’immaginario artistici contemporanei.
Durante il percorso saranno proposte attività performative ispirate alle opere evidenziate nel corso della visita per sperimentare dal ‘’vivo’’ il concetto di riappropriazione ed il senso dell’originalità nell’arte.
Alla visita didattica seguirà (dalle ore 19:00 alle ore 24:00, Cortile interno) il museum party RAP_etition Sturtevant con i dj set Quiroga e Whodamanny e live performance di Panoram, sempre ispirati alla mostra dell’artista americana Elaine Sturtevant sulla pratica della ripetizione e dell’appropriazionismo nei linguaggi della contemporaneità. Dal genere mash-up al citazionismo musicale in un susseguirsi di ritmi ed immagini, per esplorare i meccanismi di produzione, circolazione, ri_creazione dell’immagine e dell’immaginario artistico musicale.
Si comincia con il dj set Quiroga che presenta Really Swing, incentrato sulla musica della sua etichetta discografica, tra Funk, Jazz, Beats, Bossa Nova ed atmosfere cinematografiche, percorrendo un viaggio attraverso innumerevoli suggestioni e generi musicali. Quiroga è un’ipnotista, e la sua musica è una delle tante induzioni della “comune trance quotidiana”, una fonte di astrazione e di emozioni per esplorare i propri desideri. La sua passione verso il jazz ed il funk più oscuro è contaminata con l’elettronica, le colonne sonore e le forme astratte di hip-hop.
Si prosegue con il dj set Whodamanny che, nella sua performance, mescola beats di matrice astratta e musica decisamente più tangibile, sounds attuali dal tocco retro ed original masterpieces degli anni addietro. Whodamanny è, con Rico “Milord”, parte del duo “The Normalmen” che ha rilasciato recentemente un EP composto da 5 tracce sulla label italiana Early sounds. Whodamanny è anche membro della trio band “The Mystic Jungle Tribe”, in uscita proprio su Early Sounds Recordings. A breve il loro primo album, Solaria. Nato nel 1990, è un vero e proprio ‘musica-dipendente’, collezionista di vinili ed esperto in studio di registrazione.
E, per finire, live performance di Panoram, che propone una performance dalle innumerevoli e discordanti suggestioni, dal Kraut-rock alle colonne sonore dei videogiochi, armoniosamente rimescolate in una struttura a tratti quasi classica dei brani. Ogni traccia è profondamente diversa: un brano sembra una variazione di Erik Satie, un altro un’interpretazione di Sun Ra di un brano di Beck, un altro potrebbe essere la colonna sonora di Mulholland Drive, suonata però dai Weather Report. Un progetto musicale raffinato e estremamente originale. Panoram, misterioso e visionario genietto dei synth di origine romana, ha fatto parlare di sé all’estero grazie all’uscita dei suoi primi dischi: Everyone Is a Door del 2014 che è stato indicato dai guru londinesi di The Vinyl Factory “la miglior release in vinile dell’anno” e Background Story, che sta ricevendo un coro di apprezzamenti critici, nominato “disco della settimana” su “Juno”. Panoram si caratterizza per la sua grande trasversalità musicale.