Tra i tanti problemi quotidiani della città di Napoli, situazioni che dovrebbero essere risolte una volta per tutte, si torna ancora una volta a parlare dell’emergenza rifiuti. Ancora una volta è di nuovo scandalo. Se venisse accettata la nuova proposta offerta dal governo Renzi, ovvero incrementare le tasse dei contribuenti aggiungendo anche le quote di chi non le paga, per i napoletani e per i campani la situazione si aggraverebbe ulteriormente, dovendo andare a coprire una spesa dell’equivalente di oltre 203 milioni di euro. Per risolvere un’emergenza (economica) si rischierebbe di scatenare una reazione a catena di ingiustizie. Questa nuova trovata non è di certo delle migliori: nella sostanza i tartassati finirebbero per essere ancora di più soggetti ad altre tasse.
La tassa sull’immondizia, il suo consumo e smaltimento è detta Tari e valerebbe 232 milioni ma ne vengono incassati soltanto 127 perché viene riscossa con una percentuale piuttosto bassa: circa il 55% sul totale. Il sito de Il Mattino dichiara che un’altra urgenza è la riscossione delle multe, il cui bilancio calcolato sarebbe pari a circa 80 milioni, mentre il numero di incassi in denaro ammonta a“soli 17 milioni con una evasione del 79% e una perdita secca di 63 milioni.Riscossione che va meglio per la Tasi su 63 milioni ne entrano 57 con un indice di riscossione al 90% media che vale anche per Imu e Cosap.”
Il Collegio dei Revisori dei conti dell’anno 2014 durante il bilancio ha invitato l’amministrazione a rivedere i conti perché mancano i soldi e sorge spontaneo e legittimo un dubbio: la gente evade la tassa dei rifiuti? Si tratta si una situazione scandalosa. Ancora una volta Napoli si trova al centro del mirino circa la situazione dei rifiuti in città. In merito alla questione delle tasse, nonostante ci sia lo stop per le assunzioni a Napoli, il deficit è stato parzialmente diminuito in due anni del 30% ma i cittadini in difficoltà sono sempre di più. I sindacati si sono uniti per chiedere al Primo cittadino di intervenire in merito alla questione tasse, le tasche dei napoletani non soltanto sono alleggerite dalla crisi e dalla disoccupazione dilagante, ma rischiano di svuotarsi completamente prima che l’Italia esca dalla crisi.
La situazione appare sempre complessa: in che modo agire per far pagare ad ognuno la propria parte ed evitare di aggravare coloro che pagano correttamente e correntemente? Bella domanda. Con ogni probabilità sono numerosi i contribuenti che giocano a fare i furbi non pagando o pagando tasse ridotte perché non sono soliti dichiarare la loro posizione finanziaria e i loro consumi.“Tra i contribuenti napoletani coloro che hanno il “ruolo” sono 488.516 ma circa 161.843 dichiarano di avere un reddito non superiore ai dieci mila euro l’anno”.