Scaricato nella notte, ormai privo di vita, davanti al pronto soccorso dell’ospedale Loreto Mare, Emanuele Sibillo, 20 anni, pregiudicato.
Emanuele Sibillo, vent’anni non ancora compiuti, è stato assassinato nella notte in via Oronzio Costa, non lontano da Castel Capuano, la sede del vecchio tribunale: erano da poco passate le due quando qualcuno gli ha sparato un colpo solo alla schiena.
Il giovanissimo è stato portato all’ospedale Loreto Mare, ma era già morto. Mistero sulla dinamica, mistero sugli autori, mistero anche sul soccorsi.
Sul luogo, nel cuore di Forcella, la polizia ha trovato 13 bossoli di tre calibri diversi. Il cadavere presentava una ferita provocata da un solo colpo alla schiena. Non ci sono testimoni. Sibillo era latitante dal 9 giugno scorso, quando ci fu un blitz contro i clan di Forcella.
Il 9 giugno scorso infatti, un blitz della squadra mobile, tentò di spazzare via la “paranza dei bambini”. Numerosi gli arresti ma Emanuele e il fratello Pasquale riuscirono a sfuggire. L’hanno trovato, invece, i rivali. Il timore adesso è che lo scontro nel rione si inasprisca ulteriormente, con chissà quali conseguenze.
Li hanno soprannominati “la paranza dei bambini” e questo già potrebbe spiegare molte cose di ciò che è diventato il crimine organizzato a Forcella. Nel cuore di Napoli, detta legge un gruppo di giovanissimi disposti a tutto. Ragazzini capaci di sparare su bersagli inermi solo per provare una pistola o allo scopo di scongiurare l’irruzione delle forze dell’ordine in un covo. Una banda di ventenni che ha deciso di prendersi la città.
Dietro l’ascesa del cartello Giuliano-Amirante-Brunetti-Sibillo ci sono dunque le storie e le voci dei protagonisti di un nuovo romanzo criminale.
Qualche giorno fa, sempre a Forcella, tre giovani sono rimasti feriti in una sparatoria. Uno è ancora in gravi condizioni in ospedale. Nella stessa strada, via Costa, nella notte tra il 28 e il 29 giugno tre minorenni sono stati feriti a colpi di arma da fuoco in circostanze poco chiare. Ventiquattro ore dopo invece alcuni colpi sono stati sparati contro la veranda di un’abitazione posta al primo piano di un palazzo. I proprietari non erano presenti all’interno dell’abitazione.