Il 1° luglio del 1961 nasceva Lady D, icona indimenticata di una donna che ha voluto affermare ad ogni costo sé stessa. Oggi avrebbe compiuto 54 anni.
Una delle icone femminili più importanti del secolo scorso, la sua morte tragica ha contribuito a darle una immagine indimenticabile nel cuore degli inglesi e non solo. Facciamo riferimento alla bella Lady D, Diana Spencer, Principessa del Galles che per quindici anni fu anche ‘sua altezza reale’ perché sposata al supposto futuro re di Inghilterra.
Lady D è rimasta celebre non solo per il sontuoso matrimonio nella cattedrale di St. Paul con Carlo D’Inghilterra, il divorzio e la tragica misteriosa morte, ma soprattutto per le sue numerose apparizioni in tv: il suo svelarsi puntualmente negli aspetti più umani, sensibili, nei bisogni e nelle debolezze. Un immagine fresca e innovativa nel contesto della monarchia; la modernità con Diana si intromette inesorabilmente nella tradizione, sollevando al contempo molti dubbi tra i sudditi inglesi.
Lady Diana Frances Spencer era nata il 1° luglio del 1961 a Sandringham, nel Norfolk (Inghilterra orientale), quarta figlia del visconte e della viscontessa Althorpe, una delle famiglie nobili più antiche e abbienti di Gran Bretagna, imparentata con la Famiglia Reale. Era una bambina allegra ma molto timida, e sicuramente la separazione dei genitori, avvenuta quando aveva solo sette anni, fu per la piccola piuttosto traumatica. Tuttavia, la sua vita procedette tranquilla durante l’adolescenza e i suoi studi la portarono a diplomarsi in qualità di maestra d’asilo, dato che fin da giovanissima aveva sempre manifestato una spiccata predilezione per i bambini.
Fu proprio quando cominciò a lavorare presso la Young England School di Londra, in qualità di puericultrice, che Diana conobbe il principe Carlo.
La regina Elisabetta, a conoscenza già della liaison segreta del figlio con Camilla Parker Bowles, e per nulla contenta di ciò, vide subito di buon occhio una eventuale unione con la giovanissima Diana, perfetta, anche per via del suo sangue blu, per diventare la consorte di un futuro re.
Il 24 febbraio 1981 fu così annunciato il fidanzamento ufficiale dei due. Le nozze di Lady D con il principe Carlo, celebrate il 29 luglio 1981, furono un evento mediatico straordinario, quasi un miliardo di telespettatori seguì la cerimonia in diretta tv, e tutti, nessuno escluso, pensarono che fosse solo l’inizio di una bellissima fiaba. La nascita, a breve distanza, dei principini William e Harry contribuì a rafforzare questa convinzione.
Peccato che le cose non stessero esattamente così come le apparenze mostravano. Con gli anni, la bella Diana, pur continuando a ricoprire impeccabilmente il ruolo di principessa e consorte, divenne sempre più evanescente, triste il suo sguardo, insofferente il suo atteggiamento. Era la crisi.
Carlo aveva ripreso la sua storica relazione con l’amore di sempre Camilla, trascurando la bella moglie, che cominciò a consolarsi con qualche fugace relazione extraconiugale di poca importanza. Ma quando la misura fu colma, quando l’umiliazione pubblica seguita alla pubblicazione di alcune telefonate piccanti tra Carlo e Camilla raggiunse l’apice, Diana si riscosse e chiese il divorzio , che divenne formale nel 1996. Fu uno scandalo per la famiglia reale, tanto che la regina Elisabetta non riuscì mai perdonare l’ex nuora per aver creato quell’increscioso precedente.
Diana, però, risorse. Divenne sempre più attiva sul fronte umanitario e della beneficenza, collaborando per lo smantellamento delle mine anti uomo, per la lotta all’AIDS, conobbe e divenne amica di Madre Teresa di Calcutta, morta a pochi giorni di distanza dalla principessa. Si legò al discusso Dodi Al Fayed, e fu proprio l’incredibile pressione del gossip, la continua e molesta presenza dei paparazzi a spingere Diana e Dodi a tutto gas in quel tunnel mortale. La colpa, si disse allora, fu dei servizi segreti, un complotto della famiglia reale per far fuori quella donna scomoda, ma alla fine il vero e unico colpevole fu dichiarato essere l’autista che quella notte si schiantò (sotto gli effetti dell’alcool, pare) contro un pilastro del tunnel dell’Alma.
Così calò il sipario su Lady D, la principessa triste. Ed è giusto riaprirlo nella giornata di oggi per rendere onore alla sua memoria.