La vicenda di Sonia Cuomo, destò sconcerto e commozione non solo negli abitanti di Ponticelli, quartiere d’origine della ragazza, ma nei cuori di tutti coloro che appresero il tragico epilogo che il destino ha saputo e voluto infliggere alla vita di una ragazza 19enne, durante un pomeriggio trascorso con gli amici.
Era il primo maggio, come sovente accade durante i giorni segnati in rosso sul calendario, anche Sonia e i suoi amici si sono concessi un picnic fuori porta. La ragazza si è allontanata dal gruppo intento a giocare a carte, per espletare un bisogno fisiologico. È così che in un fatale attimo si è consumata la tragedia: il terreno frana, la ragazza cade in un dirupo, annegando nel sottostante fiume. Sonia è morta sul colpo, in un lampo.
Quel tonfo, repentino e fatale, ha avvolto nel lugubre lenzuolo del non ritorno, quel desiderio di spensieratezza, peculiare e legittimo di una giovane vita.
In queste ultime ore è giunta una svolta cruciale nelle indagini sulla morte di Sonia.
La Procura ha notificato un avviso di garanzia per omicidio colposo al responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Avella. Gli inquirenti ipotizzano che le recinzioni del parco del Fusaro ad Avella – il luogo in cui si è consumata la tragedia – fossero inadeguate e che per questo motivo la ragazza non si sia accorta del pericolo.