Anniversario degno di nota quello dell’Onu. L’Organizzazione delle Nazioni Unite oggi compie 70 anni. La nuova Carta, redatta sette decenni fa da un gruppo di politici appartenenti a 50 diversi paesi, aveva lo scopo di “salvare le future generazioni dal flagello della guerra”.
Il documento diventò l’occasione per “riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole”. Cercando di promuovere libertà e progresso sociale, l’Onu sorse il 26 giugno 1945, a San Francisco. La Carta entrò in vigore il 24 ottobre dello stesso anno. La ratifica spettò ai suoi 5 membri fondatori: Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti.
Purtroppo oggi l’Onu viene quasi snobbata. Si ricorre ad essa solo in caso di comodità. Gli stessi politici danno poca credibilità alla Carta che ha cercato di superare limiti e discriminazioni umane.
Il segretario generale Ban Ki-moon ha sottolineato che “La Carta dell’Onu è la nostra bussola”. Nonostante alcuni insuccessi riportati, L’Organizzazione delle Nazioni Unite è riuscita ad evitare fino ad ora, il ripetersi di genocidi umani o lo scoppio di una guerra mondiale.
Il documento o meglio il trattato internazionale ha visto l’adesione di ben 193 paesi. L’Italia ha riconosciuto lo Statuto il 17 agosto del 1957, con la legge n. 848. Lo statuto, degno di memoria, ha un incipit memorabile, che si allinea a quello della Costituzione degli Stati Uniti. Formato da 111 articoli suddivisi in 19 capitoli, è stato sottoposto a modifiche.
La Carta Onu, dopo 70 anni deve continuare ad assicurare rapporti di intermediazione tra paesi, per arrivare a stabilire accordi di pace, soprattutto sul mediterraneo, crocevia di molti potenziali conflitti. Non deve vigere come “cimelio”, ma deve essere punto di riferimento politico-istituzionale.