GIUGLIANO – Alcuni immigrati, per lo più eritrei, provenienti da Taranto e destinate ad alcuni centri accoglienza del Giuglianese, hanno cercato di sottrarsi all’identificazione. Facciamo riferimento a circa 70 persone.
E’ stato solo l’intervento degli agenti del commissariato di Giugliano, diretti dal primo dirigente Pasquale Trocino, in grado di scongiurare il peggio. Le operazioni di identificazione sono iniziate ieri, ed ora andranno avanti. Un immigrato è stato portato in ospedale.
Il tentativo di identificazione, prevede il fotosegnalamento e rilevamento delle impronte digitali. Alcuni degli immigrati, tutti provenienti dall’Eritrea, sono affetti da scabbia, mentre altri hanno dichiarato di avere delle malattie infettive di cui non sanno spiegare la tipologia.
Sul territorio dell’area giuglianese, (che comprende anche i Comuni di Villaricca, Qualiano, Calvizzano, Marano e Melito), sono oltre settecento gli extracomunitari presenti. Una situazione al collasso, visti i casi di resistenza nei confronti delle forze dell’ordine e precarietà delle strutture, fermo restando che due di queste sono state chiuse dopo la decisione della Prefettura che ha revocato il permesso ad una cooperativa.
Un dato è certo: la resistenza da parte dei migranti, in quanto non vogliono essere registrati. Questo perché rappresenta l’unico modo per superare i confini italiani, al fine di raggiungere i familiari sparsi per l’Europa, prevalentemente dislocati in Francia e Germania.
Ma come è risaputo, specie in questi ultimi giorni, in seguito agli scontri di Ventimiglia, passare il confine non è un impresa facile. A sancire la difficoltà, determinata soprattutto dalla restrizione Francese, è il trattato di Dublino, che prevede che i richiedenti asilo devono risiedere nel Paese Ue di ingresso. Infatti, è proprio col trattato di Dublino che se la prende Angelino Alfano: “Noi abbiamo un regolamento che vogliamo cambiare, Dublino 2. Un regolamento che è una sorta di muro che recinge il paese d’ingresso“, ha detto il ministro dell’Interno, “Andava bene tanti anni fa ma non adesso“.
Dunque attendiamo nuove decisioni dalle istituzioni in merito, nel frattempo la ‘situazione immigrazione’ continua a degenerare nel nostro Bel Paese.