Non siamo al cospetto del solito coro di voci stridule che inneggiano canti millantatori ricchi di buon propositi e belle speranze: giorno dopo giorno, gli abitanti del parco Merola, stanno concretamente iniziando a capire che stavolta “è diverso”. E noi con loro.
Un percorso che spalanca le porte su un futuro migliore e rivendica di veder germogliare, intorno a quel sentiero, fin qui dissestato ed incolto, erba sempreverde e fiori pregni di sogni, aspettative e buoni propositi.
Ma, prima, è necessario radere al suolo l’erba secca e gli alberi incolti. Ripulire, lasciarsi “il marcio” alle spalle.
E il deciso frastuono arrecato dal lavoro delle motoseghe che stamani ha dato il buongiorno agli abitanti del parco Merola, comprova che non si tratta di un sogno destinato a svanire spalancando la finestra sulla realtà.
Stamani, gli addetti ai lavori che seguitano a portare avanti il processo di riqualifica del parco erano lì, in carne ed ossa, per potare le piante tra le quali erano radicati da decenni nidi di insetti ed animali di vario genere, per poi procedere con la derattizzazione del parco stesso.
Innumerevoli condomini si sono volontariamente fatti avanti per supportare ed agevolare il lavoro degli uomini intenti ad attuare le suddette opere, ripulendo la zona dai rami tagliati e confrontandosi sulle soluzioni più consone da praticare per salvaguardare quella piccola riserva di verde, affinché non venga nuovamente sopraffatta dal degrado.
Anche i bambini hanno voluto dare il loro contributo, rinunciando a qualche ora di giochi per dedicarsi alla pulizia del parco. Perplessità e gioia erano i colori predominanti che coloravano i loro occhi, svegli ed innocenti, consapevoli dell’importanza di quello che sta accadendo intorno a loro e, probabilmente, anche e soprattutto dentro di loro.