Non è la Napoli che viviamo, respiriamo e calpestiamo noi. È una Napoli inedita, impiastricciata di idiomi diversi, eppur così affini e compatibili con il suo sanguigno estro da sposare e completarne l’essenza alla perfezione.
È una Napoli vista attraverso gli occhi di chi a Napoli e in Napoli ha trovato una casa, una madre, una terra da arricchire e dalla quale lasciarsi arricchire.
È “Napoli città migranda”: una sfida, un passo in avanti o semplicemente un’affermazione che sottolinea qualcosa che già esiste ed è palpabile, tra visceri e cuore della nostra città.
Qualcosa che “la lingua dei colti” preferisce etichettare con lo stereotipato termine di “integrazione”, quando in realtà, altro non è che l’humus culturale ed ideologico che da secoli feconda l’anima di questa città, calcando sui suoi di per sé affascinanti e mai decrepiti tratti somatici quella ruga d’espressione capace di scalfire emozioni, stati d’animo, finanche lacrime che raccontano storie di costernazione e sofferenza.
Napoli, come tutte le capitali del mondo, è una città multietnica e la sua identità è il puzzle di culture, stili di vita, punti di vista diversi che giorno dopo giorno contribuiscono a scrivere una pagina della sua storia. Conoscere la città attraverso gli occhi dei suoi nuovi abitanti è dunque un’imperdibile occasione per scoprire una città dinamica e in continua evoluzione, dove le storie di vita di tante persone, arrivate per i motivi più diversi, si intrecciano formando un tessuto multiculturale leggibile attraverso i luoghi.
Da qui nascono i percorsi di Napoli Migranda, promossi da CASBA, nei quartieri più multietnici della città. Il mercato senegalese di via Bologna, nei pressi di Piazza Garibaldi con i suoi prodotti tipici, le moschee del quartiere Pendino e di piazza Mercato, le pietre importate dall’India e le bigiotterie della Cina di Porta Nolana, i primi fast food magrebini arrivati in città, i phone center somali, le pasticcerie arabe: sono solo alcune delle tappe dei percorsi che Napoli Migranda propone a turisti, cittadini, studenti. Unico bagaglio a loro richiesto: la voglia di immergersi con tutti i sensi nei sapori, i colori, le atmosfere e le tradizioni di Mondi lontani che abitano qui.
Le passeggiate di Napoli Migranda sono state create in modo partecipato dai cittadini di origine straniera e sono da loro accompagnate. Anastasiia, Chitra, Jimale, Shukri, Lydmyla, Irina, Papa, Chandrasiri, Pierre, Diarro, Pavlo, Jomahe, Chiara, Elena, cittadini di diverse nazionalità – senegalese, cingalese, somala, ecuatoriana, gambiana, russa, ucraina, ivoriana, mauritana e georgiana – appositamente formati in 200 ore di lezione tra studio in aula, ricerca sul campo e ricerca partecipata: sono loro i ciceroni di un’insolita quanto affascinante Napoli multietnica che guidano i visitatori attraverso storie e racconti sul cibo, sulla religione e sulle tradizioni che si nascondono dietro ai luoghi e alle persone che li vivono ogni giorno.
Le passeggiate si svolgono il sabato mattina alle ore 10:00, con le scuole, su prenotazione e su richiesta e durano un’ora circa.
Itinerari, date e info aggiuntive sul sito e sulla pagina facebook.