Ormai non si sa cosa sia salutare mangiare.
Il banco frigo del supermercato, i cibi surgelati sono pieni di ingredienti sconosciuti ai più, che, anche armandosi di buona volontà e pazienza per leggerli, non saprebbero se fidarsi del marchio di controllo dell’Unione europea o non considerarlo affatto.
Un vecchio consiglio della nonna, ma pur sempre valido, è quello di avere cura di non selezionare dagli scaffali dei grandi magazzini i prodotti con più di cinque ingredienti.
Spesso non si salva neanche il biologico… Bisogna mantenere gli occhi bene aperti a qualsiasi tipo di truffa, perché spesso spendere di più non è garanzia di qualità.
Siamo in India. Quasi 45milioni di euro di merce distrutta, per l’eccessiva quantità di piombo negli spaghettini Nestlé.
In un Paese che è l’apoteosi delle contraddizioni, in cui i miliardari si ritrovano faccia a faccia con chi vive dei centesimi nel cappellino, l’atteggiamento superficiale dei produttori ha portato a uno spreco di tali dimensioni.
27mila tonnellate di noodles.
Attraverso un comunicato della compagnia diffuso nella capitale indiana, è stato reso noto che l’Authority per la sicurezza e gli standard alimentari indiana (Fssai) era già stata chiara nelle direttive che condannavano la forte presenza di piombo e glutammato monosodico negli spaghettini Maggi.
L’Alta Corte di Mumbai si è vista presentare, tuttavia, un documento della Nestlé che attesta l’assenza di pericolo derivante dal prodotto.