Benedetto Chiariello, 30 anni, originario di Acerra, vittima di una notte che ha visto le soavi note del romanticismo vestire repentinamente i macabri e luttuosi abiti della morte.
Benedetto, ieri sera, in compagnia della sua fidanzata, si era recato in penisola sorrentina: una cena romantica in uno dei luoghi più suggestivi della regione, una passeggiata lungo il belvedere da immortalare tingendo nell’aria un’impronta di magia. E che, invece, complice la beffarda crudeltà del destino, ha saputo tramutarsi nell’ultimo cammino terreno del giovane.
Il giovane si era recato ad Agerola insieme alla fidanzata per festeggiare il compleanno di quest’ ultima. Dopodiché la coppia si è fermata al belvedere “Fausto Coppi” della Statale 366 e Benedetto ha acceso una lanterna cinese. Il un ramo di albero ha bloccato la lanterna e il ragazzo si è sporto per liberarla per scongiurare l’insorgere di un incendio, perdendo l’ equilibrio.
È così che il 30 enne è andato incontro alla morte: compiendo un volo di 50 metri che lo ha portato a schiantarsi sulla carreggiata della sottostante strada provinciale 366.
L’intervento dei carabinieri e del 118 è stato inutile, il ragazzo è morto sul colpo, durante una notte di festa sfociata in un attimo in un’irreversibile tragedia.
Una moda molto diffusa quella delle lanterne cinesi, particolarmente associata ad eventi e ricorrenze topiche e degne di nota per suggellare l’emozione del momento con un rituale simbolico e pregno di una forte carica suggestiva.
Ma mai o di rado, almeno tra le mura di casa nostra, un intento tanto ingenuo e semplicistico aveva saputo tramutarsi in un’arma letale.