Scoperta la discarica sotterranea più grande di Europa. Contiene rifiuti emersi in superficie, che arrivano a una profondità di 8-9 metri. Nell’inchiesta sulla Terra dei Fuochi, il rilevamento assume un ruolo importante. L’area situata nella zona ex Pozzi di Calvi Risorta (Caserta) ha un’estensione di circa 25 ettari, pari a 30 campi di calcio messi insieme, con un volume di 2 milioni di metri cubi di rifiuti.
In corso gli scavi effettuati a partire da venerdì scorso, con l’ausilio dei mezzi del genio militare. Le operazioni sono coordinate dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Nelle quattro aree indagate dal Corpo forestale dello Stato, sono stati scoperti fusti di solvente.
Dieci persone, tra cui i proprietari dei terreni, finiscono nel registro degli indagati per reato di disastro ambientale. Interrati dalla camorra, nella zona scoperta un anno fa da due giornalisti locali, prodotti chimici e materiali pericolosi come vernici, idrocarburi, plastica lavorata dalle industrie, buste con Pvc. Il terreno presenta colori anomali: è azzurro, rosso e grigio.
Vent’anni dopo le dichiarazioni del pentito camorrista Carmine Schiavone che illustrò il traffico illecito di rifiuti in Campania, i cittadini della zona chiedono che sia fatta chiarezza.
Il comandante regionale del Corpo Forestale Sergio Costa, che ha effettuato un sopralluogo nell’area in cui sono in corso le indagini, dichiara: “Abbiamo trovato anche delle sostanze provenienti da fusti seppelliti che non appena sono emerse si sono solidificate sfiammando, in una reazione chimica di ossidazione. Sono dei rifiuti altamente pericolosi che avrebbero avuto un costo elevatissimo per essere smaltiti correttamente, ecco perchè sono stati seppelliti qui “.