Il Santa Chiara Cafè, ubicato a due passi dalla Basilica di Santa Chiara, in via Banchi Nuovi 2 è un provvidenziale punto di ristoro, in pieno giorno, allorquando i roventi raggi del sole incalzano tra i vicoli del centro storico. Di sera, cambia pelle e tipologia d’approccio con la clientela, senza mai depauperarsi della cordiale e gioviale essenza che ne rappresentano il punto di forza utile a consegnare un drink contornato da briosa armonia.
È proprio lì che, come preannunciato, lo scorso venerdì, 12 giugno, abbiamo trascorso una piacevole e divertente serata in compagnia del popolo della notte riversatosi in quel fazzoletto di Napoli sempre più che ben predisposto ad accogliere culture ed idiomi eterogenei.
Quindi, ci è apparsa la location ideale per lanciare un quesito che, in virtù di quanto narra la storia contemporanea, assume una rilevanza topica e cruciale: Napoli è una città aperta ad accogliere nuove culture?
“Si, perché credo primo che il mondo sia di tutti. Non sono cristiano, ma la NATURA ci ha creati uguali. Due ho avuto insegnamenti aperti e le persone “diverse” non esistono. La vita è una e va vissuta con tutti.”
“Io penso che Napoli abbia una grande vocazione cosmopolita, placata da un ceto politico retrogrado ed imbecille.”
“Napoli è meticcia!”
“Napoli… Non credo si possa più parlare di Napoli come di qualsiasi altro plurale, mi pare (purtroppo) che oggi non si possa più parlare di altro che singolari, tanti isolati.”
“Sì siente ‘e sfumature do dialetto capisce ‘sta terra cò quanta gente ammore ha fatto.”
“Vir’ Napl’ e po’? BUUUUU!!!”
“Che sia pronta oppure no, la natura non aspetta. Si estende, cosparge. In una parola: evoluzione!”
“Che Napoli sia pronta ad affrontare un’apertura mentale più elevata, riuscire ad accettare nuove culture, nuovi costumi, credo sia purtroppo ancora un’utopia. Questa città progredisce e regredisce all’unisono, è impossibile riuscire a dare una risposta definitiva: qui o si è super-aperti o totalmente inermi all’andare avanti dell’umanità. D’altronde la fuga di cervelli è causata dalla mancanza di apertura mentale di chi governa, quindi, che questa città progredisca è per ora alquanto improbabile. Ciononostante, spero che prima che rimarrà una città popolata solo da contadini, riesca a dare un briciolo d’opportunità a chi davvero si impegna per cambiare qualcosa in questo Paese, che di europeo ha solo la moneta. Rossella Riccio.”
“Io da napoletano accetterei tutte le culture. Un bacio. Vi voglio bene!”
“La mentalità delle persone è troppo chiusa.”
“So’ giamaican’, african’, so’ nat’ a Milan’…. SO’ NAPULITAN’!!!”
“Favorevole! No al razzismo!!! W il piene di colore!!! By Alessia”
“Più fanciulle cinesi con occhi a mandorla a Napoli!”
“Yes I know my way!”
“Che città aperta!”
“No, perché siamo un popolo pregiudizioso!”
“Napoli: un paradiso abitato da diavoli. W. Goethe”
“Si… Credo di si… Si, Napoli è aperta!”
“Napul’è mille culure!!!”
“Napoli è sicuramente pronta ad accogliere nuove culture, perché è una città molto tollerante. Ben venga gente divertente e perbene.”
“Fin quando esisterà discriminazione tra gli stessi napoletani, non lo sarà mai!”
“No, ma nemmeno un po’!”
“Se tifi un’altra squadra sei lo stesso mio fratello… però esultiamo per la Champions al Barcellona!!!”
“Io adotterei con piacere un uomo di colore di almeno 28 cm… Non di altezza!!!”
“La risposta è scritta negli occhi dei ragazzi di colore che incontriamo per strada…”
“Napoli è una città che finge bene di essere aperta ad accogliere tutti…”
“Siamo tutti “neri a metà”…”
Un ringraziamento speciale allo staff del Santa Chiara Cafè per la calorosa accoglienza e soprattutto a Marco, un cordiale e perfetto padrone di casa.