Napoli e la pizza, l’emblema di una città, diventata l’immagine di un paese, il nostro.
La pizza napoletana è l’unico tipo di pizza italiano riconosciuto in ambito nazionale ed europeo. Dal 4 febbraio 2010, infatti, è ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita della Comunità Europea.
Nasce recentemente, per invenzione del pizzaiolo Guglielmo Vuolo, dopo mesi di sperimentazioni, con circa cinquemila pizze sfornate e fatte assaggiare alla propria clientela, l’impasto per pizza preparato con acqua di mare al posto del sale. L’acqua marina è, ovviamente, un prodotto microbiologicamente testato ed utilizzabile solo per consumo alimentare, ideato e prodotto dalla ditta Steralmar di Bisceglie dopo varie prove di laboratorio effettuate seguendo un protocollo d’intesa siglato con il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), il 9 maggio 2012.
«In questo caso – afferma Luigi Nicolais, presidente del Cnr durante la presentazione, a Napoli – la ricerca e l’innovazione sono orientate alla tutela della salute e del benessere attraverso un’alimentazione più sana, senza penalizzare l’aspetto organolettico dei cibi».
L’iniziativa di Guglielmo Vuolo è stata sostenuta da Eccellenze Campane “nella convinzione che le eccellenze agroalimentari devono essere valorizzate sempre nel loro forte e irrinunciabile legame con il territorio” come sostenuto dall’imprenditore Paolo Scudieri. Il procedimento di preparazione oltre ad essere notevolmente laborioso e faticoso, richiede una lunghissima lievitazione, più di venti ore a temperatura ambiente, perché l’assenza totale di sale e di cloruro di sodio potrebbe generare problemi nella lavorazione.
Niente di tutto ciò ha fermato il maestro pizzaiolo Vuolo, che determinato e creativo è riuscito nella sua impresa, quella di rinnovare un prodotto già perfetto, la classica pizza napoletana, che forse aiutata anche un po’ dalla magia di Napoli, oltre che dalla fantasia e dall’amore di chi la produce, è riuscita a diventare una delizia per il palato, non solo degli Italiani, ma dei cittadini di tutto il mondo.
Chiara Cancelli