Il museo di Paleontologia di Napoli, collocato nel Complesso monumentale di San Marcellino e Festo, fa parte del “Centro Musei Scienze Naturali” dell’ Università Federico II di Napoli insieme al Museo Zoologico,al Museo di Antropologia,al Real Museo Mineralogico,e al Museo di Fisica che sono invece ubicati nel Collegio massimo dei Gesuiti.
Il museo di Paleontologia è stato istituito nel 1932 anche se già a partire da inizio Ottocento una piccola sezione di collezioni fossili erano ospitate nel Real Museo Mineralogico di Napoli.
Geremia D’Erasmo fu il primo direttore del Museo e grazie al suo impegno e alle raccolte derivanti dalle attività di studio dei ricercatori dell’Istituto di Geologia, Geografia Fisica e Paleontologia riuscì ad incremetare notevolmente il numero dei reperti conservati tanto che intorno agli anni sessanta, il Museo potè annoverare circa 18.000 reperti.
Le collezioni paleontologiche del Museo sono il frutto di una serie di raccolte, acquisizioni e scambi che hanno progressivamente favorito l’incremento del numero degli esemplari che supera i 50.000 reperti.
Attualmente nelle sontuose sale maiolicate del Complesso di San Marcellino sono esposte diverse collezioni: pesci fossili provenienti da Giffoni Vallepiana, Pietraroia e Castellammare di Stabia, mammiferi, come un cranio di un giovane Elephans antiquus italicus, una palma fossile, rettili marini e rettili volanti, molluschi delle argille plioceniche di Gravina in Puglia, molluschi provenienti dall’Isola d’Ischia. Tra i vertebrati da annoverare tre esemplari di Ittiosauri, grandi rettili marini provenienti da Lias del Württemberg acquistati tra il 1841 ed il 1861.
Dal 1996 è presente un esemplare fossile molto ben conservato di Allosaurus fragilis proveniente dal Nord America(foto in alto).
Lo scheletro, acquistato dall’Università di Napoli Federico II, è stato ritrovato negli Stati Uniti d’America (al confine tra gli stati del Wyoming e dello Utah) nell’estate del 1993. Lungo 8,5 m ed alto 3,4 m, ha un peso di circa 600 Kg.La preparazione dello scheletro, che ha richiesto circa 6000 ore di lavoro, è iniziata nel settembre del 1994 ed è stata ultimata nel mese di marzo 1996. Per il solo montaggio dello scheletro sono state impiegate circa 500 ore di lavoro e per ridurre i carichi supportati dalla struttura sull’esemplare montato è stato inserito un calco del cranio originale che per consentirne una visione ottimale, è collocato invece in una teca a parte.
Il museo è aperto dal Lunedì al Venerdì dalle 9:00 alle 13:30 ,il Lunedì e il Giovedì anche dalle 15:00 alle 17:00.