Orgoglio e vanto del centro storico partenopeo, la Basilica e il Chiostro di Santa Chiara, rappresentano un prezioso scrigno dell’arte gotica napoletana.
Tuttavia, pur essendo un sito d’arte e di culto tra i più importanti di Napoli, la situazione penosa dei Giardini all’esterno della Basilica, ha rappresentato per anni, una dolorosa ferita inferta al cuore di questo gioiello trecentesco.
Grazie all’intervento della II Municipalità, pochi giorni fa, questa piccola area di verde, è stata restituita alla cittadinanza, o per meglio dire ai bambini: scivoli, altalene, una fontanina con l’acqua potabile, un prato verde e piccoli sentieri, sono ora a disposizione di tutti, protetti delle mura della Basilica.
Il prossimo obiettivo della II Municipalità, sarà quello di realizzare una scala esterna di accesso al Campanile di Santa Chiara, progetto che sarà integrato all’interno dei giardini appena aperti e che permetterà l’ingresso alla porticina laterale del campanile, unico ingresso dell’antica torre campanaria.
Il campanile, i cui lavori furono avviati nel 1338, è a pianta quadrata e si articola su tre ordini separati da cornicioni marmorei. Chiuso dal 1944, sarà restituito ai napoletani dopo 71 anni.
Questo almeno, è l’auspicio della II Municipalità in cerca di sponsor. Infatti per i lavori e la messa in sicurezza, servono ancora 80mila euro.
Incentivare il turismo, con la possibilità di godere di una vista mozzafiato sui Decumani e sul Golfo, è un traguardo che bisogna raggiungere a tutti i costi: “io immagino tanti turisti in fila per godere del panorama. Come a Venezia, Pisa, Firenze. Non abbiamo niente da invidiare a nessuno” – ha dichiarato il Presidente della II Municipalità, presente alla riapertura dei giardini.