Non sempre il cane è il migliore amico dell’uomo. Né qualsiasi altro animale, dal momento in cui viene educato in un certo modo o segue il suo istinto anche a nostro sfavore.
Due gli esempi recenti di “ribellione” della natura alle regole tutte umane, proprie del vivere civile della nostra società: una bambina è stata azzannata dal pitbull dello zio a Lecce, mentre un leone ha attaccato una turista in Sudafrica.
Si trovava a casa della nonna in via san Nicola, a Lecce, la piccola di 3 anni, vittima del cane con cui poco prima scherzava, alla stregua di un giocattolo. Le è saltato addosso e quasi del tutto tranciato il piede destro. Sono stati i vicini ad accorgersene e chiamare soccorso. Ora, dopo l’intervento, la bambina è in prognosi riservata ma non si esclude l’ipotesi di amputazione della gamba.
L’équipe medica che l’ha seguita è composta, tra gli altri, dal primario ortopedico dell’ospedale “Vito Fazzi” Giuseppe Rollo e da quello di Chirurgia vascolare del “Panico” di Tricase, Giancarlo Palasciano.
Ora è sotto osservazione nel reparto di Rianimazione di Lecce, mentre lo zio è indagato dalla polizia per omessa custodia: essendo un pregiudicato, non poteva possedere cani pericolosi.
Il pitbull, ora in un canile comunale, aveva scavalcato il recinto e tranciato quasi completamente l’osso della piccola.
Per quanto riguarda gli episodi violenti in Sudafrica, invece, la scena è avvenuta nel Gauteng Lion Park (vicino Johannesburg): un uomo e una donna erano in visita nel parco a bordo di un’automobile, quando un leone, attraverso il finestrino aperto (imprudenza costata cara ai turisti, che non hanno seguito le indicazioni dei ranger), è riuscito a tirare fuori la quarantenne statunitense, uccidendola. L’altra persona è rimasta ferita.
Circa duecentocinquanta le morti causate ogni anno da dinamiche analoghe.