Arriva una svolta sulle indagini riguardo l’accoltellamento mortale al rave party del 2 Giugno a Castel Morrone, nel Casertano.
Su ordine della procura della Repubblica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere , i carabinieri hanno infatti fermato due persone per l’omicidio del 24enne Antonio Franzese, raggiunto da una coltellata al torace durante la festa. L’accusa nei loro confronti è di omicidio volontario.
I due sono stati individuati grazie alle testimonianze dei presenti alla rissa mortale che ha causato anche tre feriti tra i quali il fratello della vittima. Due, forse tre fendenti con un coltello spuntato all’improvviso al culmine della rissa fra due gruppi di giovani. I colpi sferrati all’altezza di torace e stomaco, parti vitali.
E così, quando ancora non albeggiava tra lunedì e martedì, una maratona musicale in un notissimo ritrovo per giovani, alle porte di Castel Morrone, si è trasformata di colpo in tragedia.
A perdere la vita per le gravi ferite riportate è stato un ragazzo di 24 anni, Antonio Franzese, detto «Frankie Furioso». Antonio era un ragazzo alto più di un metro e ottanta, carattere ribelle, temerario fino all’incoscienza più pura, un rapporto con la scuola molto difficile e una vita ”spericolata” per i genitori.
Antonio Franzese, qualche anno fa era finito nelle pagine della cronaca nera come destinatario di uno dei primi Daspo (Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive) con la pena a cinque anni per una maxi rissa da record per numero di partecipanti, scoppiata nel corso dell’incontro di calcio tra la squadra di Frattamaggiore e una di Acerra, per il campionato di eccellenza.
Circa un anno dopo venne intercettato da una volante, a bordo di uno scooter insieme ad un altro ragazzo, mentre trasportavano circa duecento grammi di marijuana. Alla richiesta di fermo dei poliziotti, i due tentarono di sottrarsi al controllo, accelerando la corsa del mezzo a due ruote. E durante la breve fuga, uno dei due scaraventò via la busta di plastica che conteneva la droga, immediatamente recuperata dagli agenti.
Così per Antonio Franzese si aprirono le porte del carcere. Dove è ritornato alla fine dello scorso anno, dopo aver rapinato un ragazzino di un costoso smartphone. Dunque: rissa, spaccio, rapina ed estorsione, un miscuglio che ha trasformato un ragazzone della testa calda, in un malavitoso schedato da polizia e carabinieri.
Antonio era addirittura tra gli organizzatori dell’evento all’«Old River», il locale che ha ospitato appunto la festa, richiamando sul posto circa duemila giovani da tutta la Campania e da oltre regione.
Il festival «Monegros Italia» è stato interrotto poi a giornata inoltrata, dietro le furiose proteste degli amici più stretti della vittima. L’episodio ha contato altri tre feriti dei quali uno grave. Le indagini, che si sono concluse velocemente, sono state affidate carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Giorgia De Ponte.
Gli inquirenti insomma, conoscevano bene Franzese. La loro ipotesi, tutta da verificare, porterebbe ad inquadrare l’omicidio in uno scontro da bande rivali per il controllo della vendita degli stupefacenti durante i rave party, considerato che in questi happening non esistono controlli da parte delle forze dell’ordine.