Marechiaro, uno dei luoghi più incantevoli di Posillipo, un autentico patrimonio storico-culturale della città di Napoli, al pari del Vesuvio e delle altre perle naturali spontaneamente procreatesi per adornare le di per sé sensuali grazie di Partenope, rischia di diventare un “bene di lusso” delle cui virtù saranno destinati a beneficiare solo pochi eletti.
L’ introduzione delle norme che stabiliscono la limitazione del traffico nelle ore diurne e l’assenza di bus e parcheggi pubblici rendono quasi irraggiungibile Marechiaro a turisti e bagnanti.
Pertanto, i residenti in zona sono insorti per salvaguardare “la purezza e la genuinità” di uno degli scorci più suggestivi del golfo partenopeo, affinché non divenga un parco privato per pochi ricchi e privilegiati, costituendo il “comitato Borgo Marechiaro”, riunendo i propri intenti in un unico ed imprescindibile urlo di battaglia che ha dato vita anche ad una pagina facebook: “Marechiaro è di tutti”.
Il “comitato Borgo Marechiaro“, rappresentante di pochi residenti e ristoratori che vorrebbero quell’autentica fetta di paradiso riservata a loro stessi ed ai loro privilegiati clienti, ha fatto pressione sulle istituzioni in favore di provvedimenti che mirano a limitare ulteriormente l’accesso al borgo da parte dei cittadini comuni.
In particolar mondo, questi provvedimenti risulterebbero mirati ad intralciare il turismo balneare, introducendo limitazioni di traffico nelle sole ore diurne, che sommate all’assenza di mezzi e parcheggi aperti al pubblico, renderebbero di fatto ormai irraggiungibile Marechiaro, sottraendola ai flussi turistici, danneggiando gravemente tutte le imprese balneari e relativi indotti, sottraendo a tutti i cittadini napoletani ed ai numerosi turisti, la possibilità e il diritto di accedere alla zona di mare tra le più belle della città.
“Ci sembra una discriminazione inaccettabile! Marechiaro è di tutti. Una risorsa grandissima per rilancio il turistico della città, non può divenire parco o circolo privato!
Chiediamo pertanto, in controtendenza rispetto ai privilegi richiesti dalla citata associazione, il rispetto di elementari diritti di tutti i cittadini:
il ripristino di un mezzo di trasporto pubblico che porti alla piazzetta di Marechiaro;
la delimitazione di aree per la sosta dei motocicli e delle bici, mezzi poco ingombranti, che hanno poco impatto sul traffico e sull’ambiente ed il libero transito di questi mezzi nella ztl di Marechiaro;
che non si perdano ulteriori posti auto creando una nuova piazzetta pedonale, da dare poi in concessione ai privati, ma che si rivalorizzi, per eventi e feste, la storica piazzetta già esistente;
che si delimitino dei parcheggi pubblici, anche a monte di via Marechiaro, e si favorisca il servizio di navette anche private che trasportino poi i turisti da su a giù e viceversa;
che non si limiti il traffico solo nelle ore diurne, penalizzando solo il turismo balneare, ma che si studi un nuovo dispositivo di viabilità, ad esempio una rotatoria sul tratto terminale della strada, che consenta il transito anche dei non residenti senza creare intralcio alla circolazione;
che non si chiuda il porticciolo alla navigazione dei piccoli natanti, per favorire l’arrivo di turisti anche via mare;
che si valorizzino quelle attività storiche legate alle antiche tradizioni che hanno contribuito a far rifulgere l’immagine di Marechiaro nel mondo quali il pescatore, il barcaiolo, l’acquafrescaio, l’osteria tipica.”
Questo è quanto si legge nella petizione indetta dal suddetto comitato cittadino.
E non è tutto.
Nei giorni scorsi sono comparsi alcuni cartelli che vietano l’accesso allo Scoglione di Cala della Zafferana. Già, proprio su quel sontuoso scorcio naturale che fino all’istante prima era un luogo pubblico, nonché meta ambita da tanti napoletani e turisti amanti della natura selvaggia.
Riusciranno gli abitanti posillipini a preservare “la libertà” della famigerata Marechiaro?
Dipende anche e soprattutto da voi…