La Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee ha varato nel 2013 un programma di patrocinio, denominato “MATRONATO”, volto al riconoscimento e alla promozione di progetti (aventi sede in una delle seguenti regioni italiane: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Molise), meritevoli di considerazione per il loro valore e qualità culturale o artistica. Due i nuovi Matronati concessi dalla Fondazione Donnaregina:
martedì 2 giugno 2015, ore 19:30
ROSY ROX Monumento di Passaggio
a cura di Adriana Rispoli
Quartiere Intelligente – Montesanto Scala Filangieri, Napoli
lunedì 8-19-22 giugno, ore 15:30
Saggi: interazione obliqua tra classi
a cura di Luca Affatato
Spazionea, via Costantinopoli, 53 e Piazza Bellini 59, Napoli
Il primo dei due nuovi Matronati va a Monumento di Passaggio, il nuovo lavoro performativo dell’artista Rosy Rox, realizzato per il Quartiere Intelligente a Napoli, a cura di Adriana Rispoli, ed evento conclusivo del Maggio dei Monumenti 2015 (martedì 2 giugno 2015, ore 19:30, Quartiere Intelligente – Montesanto Scala Filangieri, Napoli).
L’opera di Rosy Rox – di forte matrice autobiografica – è caratterizzata dall’utilizzo del proprio corpo per poi estendersi ai simboli e alle metafore ad esso legati. Partendo da tematiche ascrivibili all’identità femminile, in cui il corpo diviene strumento di indagine della memoria e del vissuto, l’artista restituisce un universo frammentato, sospeso tra aggressività e seduzione, lussuria e innocenza. La scala, simbolo universale, luogo sospeso tra il materiale e l’immateriale, tra il salire e lo scendere, tra il progresso e il regresso, tra l’evoluzione e l’involuzione, è il “palcoscenico” scelto dall’artista in un atto catartico. Una “ferita” della città, metaforica oltre che topografica, che Rosy Rox invita a percorrere intimamente fino a un grande gesto collettivo finale. Sempre in bilico tra l’eroico e l’eretico, tra la morte e la rinascita, la sacralità dello spirito e la profanità del corpo, Rosy Rox affronta per la prima volta una performance nello spazio urbano, “mettendo in scena” l’incontro tra l’io e l’altro.