Quello che sta per giungere, si preannuncia un weekend alquanto caldo all’ombra del Vesuvio, a prescindere dai valori che l’asticella di mercurio rileverà in chiave meteo.
Un weekend lungo, ma soprattutto contraddistinto dalle tanto battagliate ed attese elezioni.
Quando il popolo è chiamato alle urne, si sa che nell’aria vige il caotico trambusto generato da diverse e frammiste circostanze.
La legge italiana, in tal senso, non perde mai l’occasione per ribadire e rimarcare i limiti, le contraddizioni e i controsensi che ne delimitano efficacia ed efficienza.
Difatti, nel fine settimana e durante le giornate di lunedì e martedì, il servizio bus Anm sarà ridotto del 50% in quanto moltissimi autisti si assenteranno dal lavoro per ricoprire la carica di scrutinatori o di rappresentanti di seggio.
Di riflesso, com’è facilmente deducibile, i conducenti che resteranno a svolgere le mansioni rischieranno seriamente il linciaggio, in quanto costretti a fornire un servizio tutt’altro che celere ed efficiente all’utenza.
Sono circa 200 autisti che si assenteranno in tutta l’azienda per privilegiare il lavoro alle urne, tra cui 90 appartenenti al solo deposito di Cavalleggeri d’Aosta, ovvero quello dal quale partono i bus che coprono le zone di Fuorigrotta, Pianura, Bagnoli, Agnano e parte del Vomero.
Un fenomeno che si coinvolgerà anche il settore della sanità, infatti saranno centinaia gli infermieri che non lavoreranno nei giorni delle elezioni, con il beneplacito della legge italiana.
Lacuna ancor più grave quest’ultima, rispetto a quella sortita dagli autisti dei mezzi di trasporto pubblico.
Come se, in clima di elezioni, la vita, le esigenze e l’ordinaria quotidianità, rimanessero con il fiato sorpreso, per riprendere il loro naturale e regolare corso dopo aver appreso i verdetti sanciti dalle urne.
Purtroppo, tutti noi sappiamo che non è così. E, in realtà, “certe cose” non cambiano mai: né prima, né durante, né dopo le elezioni.