Sono tutti salvi fortunatamente i 234 migranti recuperati nella serata di mercoledì dalla Guardia Costiera, mentre navigavano su un peschereccio in condizioni precarie a circa 125 miglia al largo di Augusta.
Si fa riferimento a 187 uomini, 38 donne e 9 bambini. L’avvistamento dell’imbarcazione è stato segnalato al Centro Nazionale di Soccorso della Guardia Costiera a Roma, che ha immediatamente dirottato due unità mercantili e inviato sul posto la Nave Dattilo.
Sono mesi duri per quanto concerne il fenomeno dell’immigrazione, a tal proposito la Commissione europea ha presentato l’attesa proposta legislativa per gestire a Ventotto, e non più su base nazionale, l’immigrazione in Europa. Le critiche non sono mancate in questi giorni per un progetto troppo timido dinanzi alla crisi nel Mediterraneo, eppure, l’iniziativa appare un progresso impensabile appena qualche mese fa. Si tratta per molti versi di un successo della diplomazia italiana che è riuscita a sensibilizzare i partner sulla gravità della situazione.
Nel febbraio 2003 fu deciso a livello europeo che l’immigrato in cerca di asilo sarebbe stato accolto dal paese di primo sbarco. Oggi, l’esecutivo comunitario ha lasciato intendere che questo meccanismo, definito Principio di Dublino, ha fatto il suo tempo. Bruxelles ha proposto una ridistribuzione degli immigrati attraverso tutti i paesi membri dell’Unione europea (esclusi Danimarca, Irlanda e Gran Bretagna, che godono di una clausola di esenzione).
“La Commissione europea, accogliendo i punti chiave delle nostre richieste, ha finalmente aperto una breccia nel muro dell’egoismo e dell’indifferenza costruito in questi anni”, ha commentato il sottosegretario agli affari europei Sandro Gozi.
Roma infatti è riuscita a sensibilizzare la Commissione e molti paesi membri sull’emergenza nel Mediterraneo centrale. Tale nuovo meccanismo comporterà la ricollocazione sull’intero territorio europeo di 40mila persone, I 40mila prescelti verranno selezionati sulla base della loro nazionalità, privilegiando le cittadinanze che nel 2014 hanno registrato un elevato tasso di accettazione dell’asilo (almeno il 75%).
La proposta, che dovrà essere approvata dai Ventotto, si basa sull’articolo 78 dei Trattati che prevede soluzioni di emergenza in caso di crisi. Il piano sarà riservato a persone che hanno bisogno di protezione internazionale, arrivate sul territorio europeo successivamente al 15 aprile.