Il Lungomare Caracciolo: la migliore location auspicabile. Rinomata, di per sé autorevole, – non a caso, non per caso – sovrana ed incontrastata testimonial di quella calorosa ospitalità squisitamente partenopea.
Il “red carpet d’asfalto” ideale sul quale consentire ai sapori peculiari di casa nostra di sfilare in tutto il loro comprovato ed irresistibile gusto per tre giorni.
Un weekend all’insegna del buono: si sintetizza così l’essenza del “Napoli Strit Food Festival”, la “festa del cibo” che ha per l’appunto consentito al cibo da strada di rilanciare il suo valore socio-culturale, in quanto fenomeno di aggregazione, a fronte degli oltre 20.000 partecipanti che hanno aderito all’evento, ma soprattutto è l’anima, conservatrice, semplice e genuina della tradizione culinaria nostrana a beneficiare del maggior numeri di feedback positivi.
Il cibo ha conquistato e convinto tutti, a prescindere dall’età e dalla regione di provenienza dei palati sopraggiunti e non poteva essere diversamente, considerando le portate esibite dalla carrellata di stand incessantemente costeggiati da affamate file: il gustoso candore della mozzarella di bufala; “la sfiziosità” dei fritti, dai cuoppi di pesce, a quelli di patatine, alla “classica” frittura all’italiana, non dimenticando il panciuto calzone e le irresistibili graffe; la fragrante dolcezza delle sfogliatelle; il corposo ed appagante sapore della carne di ottima qualità; la prelibata bontà dei salumi appena affettati che sublimano, completano ed appagano il piacere del palato, sposandosi con un’ immancabile fetta di pane; la pasta, in tutte le salse, in tutte le forme; la gioia del Salento convertita in cibo e un barlume di genuina integrazione personificata dal Kebab, una specialità figlia di una cultura diversa dalla nostra, ma, ormai, ufficialmente entrata a far parte del repertorio culinario che contempla le nostre abitudini in materia di slow food.
E, soprattutto, lei, “la Regina”: la pizza a portafoglio, icona indiscussa del cibo da strada, oltre che di un longevo e lungimirante patrimonio culturale che disegna e consegna una delle cartoline più comunemente associate alla città di Napoli.
Mangiare una pizza mentre si passeggia lungo la città: un modo semplice ed economico di rendere omaggio a Napoli, utilizzando, al contempo, tutti i sensi di cui si dispone e che rappresenta, senza dubbio, il modo più gradevole e genuino di viverla appieno.
Il “Napoli Strit Food Festival” ha ribadito anche questo. Prima ai napoletani e poi ai turisti.