Mancano 90 minuti alla chiusura definitiva della stagione calcistica 2014/2015 del Napoli, eppure in casa azzurra è già tempo di bilanci: dopo la partita con la Lazio, la testa dei tifosi sarà air più proiettata al calciomercato che si auspica portatore di una ventata d’aria nuova all’ombra del Vesuvio.
I dati di questa stagione ci fanno capire cosa non ha funzionato, cosa è andato bene, chi ha rappresentato lo zoccolo duro della squadra e chi non è stato esattamente al centro del progetto Benitez. Partiamo dal numero di gol fatti e subiti di questa annata: l’attacco azzurro è stato sicuramente uno dei punti proliferi con le 68 reti fatte in campionato più le 26 messe a segno in Europa League, se aggiungiamo le 2 della Supercoppa Italiana, 2 dei preliminari di Champions League e 4 in Coppa Italia, quest’anno il Napoli ha spedito la palla in rete per ben 102 volte. Quattordici sono i calciatori che hanno contribuito, fino qui, a questo risultato con Gonzalo Higuain capocannoniere dei partenopei.
Dato allarmante è invece il numero di gol subiti, decisamente troppo alto: 50 sono le volte che Rafael, prima, e Andujar, dopo, hanno dovuto raccogliere il pallone in fondo al sacco, senza contare gli altri 19 gol subiti tra le varie coppe disputate quest’anno per un totale di 69 gol subiti, tanti per una squadra che vuole lottare per vincere lo scudetto.
Capitolo presenze: a sorpresa il calciatore più utilizzato da Benitez è stato Callejon con 58 gettoni tra titolare e panchina, persino più di Higuain, fermo a 57. A completare il podio il capitano Marek Hamsik. Proprio su Hamsik, però, c’e’ da aprire una piccola parentesi, perchè lo slovacco è stato messo relegato più volte in panchina rispetto agli altrititolarissimi e alcuni mesi fa il suo procuratore aveva fatto intendere che senza un cambio di allenatore a fine stagione il suo assistito poteva anche valutare altre destinazioni. Oggetto del mistero di questa stagione, con sole 6 presenze e un infortunio, dalla guarigione misteriosa è Michu: arrivato a Napoli con tanta voglia di stupire, non è stato praticamente mai disponibile e quando ha giocato ha abbastanza deluso le attese. Discorso simile per Juan Camilo Zuniga che ha collezionato solo 10 presenze, anche lui martoriato dagli infortuni.
Il San Paolo si conferma un fortino che quasi nessuno è riuscito ad espugnare, solo Chievo Verona e Juventus hanno portato i 3 punti via da Napoli, mentre è in trasferta che il Napoli ha perso terreno verso le prime posizioni subendo ben 11 sconfitte, coppe comprese.
Questi dati confermano, quindi, i motivi di quella che è stata una stagione fallimentare, con un attacco e uno stadio portafortuna, ma una difesa e un mal di trasferta che hanno pesato come macigni sul raggiungimento degli obiettivi iniziali; ora solo una vittoria contro la Lazio, e sconfitta dei biancocelesti nel derby di oggi, potrebbe parzialmente cancellare l’amaro in bocca ai tifosi azzurri.