Paola Turci sta per tornare. La cantante, via Facebook, ha dato l’annuncio ai suoi numerosi fan, rivelando anche il titolo di quello che sarà il suo nuovo disco: “Io sono”.
“l’album riflette e rappresenta la mia storia, attraversando il mio percorso personale e artistico. Una storia raccontata con la musica, un’autobiografia composta con le canzoni che mi ha dato, la possibilità di ripercorrere le esperienze vissute, i sogni realizzati, le occasioni mancate e di affrontare e perdonarmi gli errori commessi. Ho voluto ripercorrere la mia strada dando però alle canzoni del passato una veste più in sintonia col mio sentire la musica oggi. S’intitola “IO SONO” ed è un’antologia che contiene tre inediti. Non manca molto, esce il 21 aprile. Poi sarà tutto vostro e non vedo l’ora!” Con queste parole, colme di entusiasmo, la cantante ha espresso su Facebook felicità per questo suo ultimo lavoro.
Ultimo disco, di una lunga serie. La storia musicale della cantante inizia nel lontano 1986, anno in cui partecipa al Festival di Sanremo. Il suo primo album “Ragazza sola ragazza blu” è del 1988. Un anno più tardi torna al Festival con “Bambini“, canzone inserita nel secondo album “Paola Turci“. Il talento della cantante romana cresce negli anni e si consolida con canzoni come “Ringrazio Dio“, che fa parte di “Ritorno al presente“, album del 1990.
Nel 91 e nel 93 seguono altri 2 dischi di indiscusso successo. Sicuramente da ricordare il singolo “Ancora tu”, versione rivisitata del fortunatissimo successo di Lucio Battisti.
Sempre il 1993, rappresenta un anno di svolta per la Turci, ma per motivi purtroppo di altra natura: il suo terribile incidente sulla Salerno- Reggio Calabria.
È viva, questo conta, questo conterà, ma sarà una dura rinascita e ciò che segnerà oltre il dolore dei punti e l’infinità di operazioni, sarà la pesantezza, il dolore dell’anima più forte del dolore fisico. Per anni il suo viso resta coperto, non per mancanza di coraggio ma per la difficoltà probabilmente di accettare e ricordare, come se ogni segno potesse riportare quel rumore, quello stridio, quel fragore, di solito accade così. Oggi Paola continua la sua carriera e si racconta, e l’aveva già fatto parlando a sé stessa e al mondo attraverso un libro dal titolo emblematico “Mi amerò lo stesso” , biografia (Mondadori), datata 2014.
Nonostante la drammaticità dell’accaduto, nel 1996, dopo la partecipazione a Sanremo, esce “Volo così” che fa parte dell’omonima raccolta che racchiude tutto il meglio della sua carriera. Ad ottobre del 1996 cambia casa discografica: abbandona la BMG e sceglie la WEA. La nuova casa discografica riesce a far emergere tutta la carica vitale di Paola. Da questo fortunato connubio seguono negli anni importanti album, come “Oltre le nuvole” del 1997.
Indimenticabili i brani di questo periodo,tra i quali “Sai che è un attimo“, “Mi manchi tu” (cover di John Waite “Missing you”) e “Lei non c’e“. Nel 1998 torna al Festival di Sanremo con “Solo tu“.
Seguono due anni di silenzio dopo i quali torna con “Mi basta il paradiso” lavoro che contiene che contiene “Questione di sguardi“, presentata al festival 2000, da notare segnalare in questo album la collaborazione con Carmen Consoli in “Sabbia bagnata“.
Oggi la completezza, l’orgoglio e un nuovo album di brani arrangiati diversamente con nuove armonizzazioni, confermano ancora una volta la forza e la bravura di questa artista. Qualcosa si impara sempre, e Paola ha imparato che in questo dopo, tutte le inutilità della vita cui ci si attacca non sono che piccoli frangenti che passeranno lasciando il posto all’essenziale, che non è solo esteriorità.
Un insegnamento importante per chi non si accetta, per chi passa la vita a mutare e come un palloncino, si gonfia o sgonfia secondo la moda. “Le abbraccerei tutte” queste donne che non riescono a viversi ed accettarsi. Oggi che Paola Turci mostra con fierezza tutta la sua semplicità.
“Io sono” sarà un album e sarà un tour che inizierà il 5 giugno, e avrà sicuramente il successo che merita.