L’inquinamento ambientale legato allo smaltimento illecito di rifiuti, ma anche al loro smaltimento cosiddetto lecito in discariche non a norma e inceneritori ha effetti devastanti sulla salute delle persone.
In particolare, la combustione di rifiuti, sia legale che illegale, porta al rilascio di sostanze cancerogene nell’ambiente. Una volta liberate nella biosfera, queste sostanze entrano nel corpo umano mediante l’esposizione diretta, ma anche indiretta, quella cioè a cui sono sottoposti il feto e il neonato, che assorbono sostanze inquinanti già presenti nel corpo della madre.
A tal proposito è avvenuto il primo importante passo, mosso dal consiglio regionale della Campania, per una nuova legge di contrasto a roghi tossici e sversamenti killer.
Si tratta di un accordo, tra il presidente Caldoro insieme a vari esponenti del centrosinistra, stabilendo un piano per dare maggior peso legale alla lotta all’illegalità ambientale, e soprattutto per agire più concretamente sul territorio.
L’ente regionale ha stanziato 5 milioni di euro al fine di: istituire un Registro delle aree interessate da abbandono e roghi di rifiuti presso ciascun Comune della Campania, il censimento dei siti di stoccaggio temporaneo dei rifiuti da parte dei Comuni, misure urgenti per la raccolta, la messa in sicurezza la prevenzione dell’abbandono e del deposito incontrollato di rifiuti contenenti amianto, l’attività di sorveglianza ambientale volontaria.
A partecipare positivamente anche l’Assessore all’Ambiente, Giovanni Romano: «Questa legge – ha detto – è stata voluta dal territorio ed è il frutto di un lungo lavoro condiviso con le associazioni, con i comitati dei cittadini. Con questa procedura abbiamo applicato il metodo per il quale siamo diventati strumento e supporto delle legittime richieste del territorio. Abbiamo ascoltato e agito. Tutti insieme nella stessa direzione».
L’accordo tra le diverse correnti politiche, in materia di salute ambientale, viene confermato anche dalle parole del capogruppo del PD, Lello Topo:«Non possiamo chiedere all’Europa e all’Italia di spegnere gli incendi nella Terra dei Fuochi, ma dobbiamo affiancare e dare potere normativo ai sindaci, ai comitati di cittadini, alle forze dell’ordine, per assumerci come comunità campana la responsabilità di cancellare questa tragedia».
L’ex sindaco di Villaricca fa sapere inoltre che: «Oltre all’attività di prevenzione e lotta al fenomeno dei roghi di rifiuti – conclude – Nei prossimi mesi la priorità è la messa in sicurezza dei siti inquinati, che è attività di più rapida realizzazione, rispetto al piano bonifiche, necessaria per scongiurare i rischi segnalati dalle varie autorità sanitarie»