Domenica scorsa i fedeli della Diocesi di Acerra si sono recati a piedi in pellegrinaggio alla basilica della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei.
È stata scelta la domenica centrale del mese di maggio perché questo è il cosiddetto “mese mariano”, nonché fulcro dell’anno liturgico nell’ambito del culto della Madonna.
Da più di cento anni si susseguono i pellegrinaggi verso la basilica pontificia di Pompei da ogni parte d’Italia. Il Santuario della Vergine del Santo Rosario ha ricevuto negli anni le visite pastorali di Papa Francesco circa due mesi fa e prima di lui di Benedetto XVI nell’ ottobre 2008 e di Papa Wojtyla nell’ottobre 2003.
Sicuramente però l’aspetto più caratteristico del culto mariano è la presenza di folti gruppi di fedeli che si mettono in cammino a piedi per raggiungere la basilica, percorrendo decine di chilometri raccolti in preghiera.
Il pellegrinaggio verso un luogo di culto, specie a piedi, è una metafora di vita per il cristiano: egli sperimenta simbolicamente il cammino verso il regno di Dio.
Cammino che ripropone la missione evangelica affidata agli apostoli più di duemila anni fa, quando si mettevano in viaggio per annunciare il Vangelo a chi incontravano per strada appunto.
Il pellegrinaggio rappresenta anche un momento di comunione, non solo con Dio attraverso la preghiera, ma anche di condivisione e fraternità con gli altri fedeli.
Camminando a piedi verso il luogo di culto, inoltre, si possono apprezzare nel raccoglimento personale e nella preghiera le meraviglie del creato a cui spesso non si fa caso nella frenetica vita quotidiana.
Al pellegrinaggio a piedi verso Pompei di domenica scorsa hanno partecipato gruppi provenienti da diversi comuni della diocesi di Acerra – San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico e Arienzo, in provincia di Caserta – ai quali si sono aggiunti delegazioni da Paolisi, in provincia di Benevento, Somma Vesuviana e Sant’Anastasia, oltre a tutti coloro che si sono uniti per strada.
Significativa a riguardo è stata la partecipazione dell’associazione di agricoltori di Acerra che in questi anni hanno visto le terre da loro coltivate messe a dura prova dall’avidità e dall’egoismo dell’uomo a discapito dell’ambiente.
Per questo motivo hanno deciso di incamminarsi verso Pompei portando, a bordo di trattori e macchine agricole, delle ceste con i frutti della Terra e recitando la preghiera alla Beata Vergine: “O Maria Santissima del Rosario di Pompei proteggi tutti gli agricoltori, i loro strumenti di lavoro e i frutti della terra, fa’ che mediante la loro operosità e il loro aiuto possano manifestare le meraviglie della creazione; essi vengono da te dal 1890 con fede e devozione e tu riversa su di loro e sul nostro paese grazie e benedizioni infinite”.
I prodotti degli agricoltori dell’associazione Ariamo di Acerra sono stati poi benedetti durante la celebrazione che si è tenuta nella basilica, presieduta dall’arcivescovo di Pompei, Tommaso Caputo, e dal vescovo di Acerra, Antonio Di Donna.