NAPOLI: La Procura ha richiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di disastro colposo, la cui udienza preliminare sarà il 22 giugno. L’incidente sembrerebbe essere stato causato da un difetto di costruzione localizzabile nel pozzo di stazione della Linea 6.
Il crollo del palazzo della Riviera di Chiaia è sottoposto giustamente davanti ad un tribunale. La Procura di Napoli chiede che siano processati ben diciannove imputati. Infatti, l’ipotesi dell’accusa sostiene che si sia trattato di un disastro colposo. L’udienza preliminare sarà a breve, il prossimo 22 giugno inizierà il processo che sarà coordinato dal giudice Andrea Rovida. Le indagini sul disastro della Riviera di Chiaia sono state avviate dal pubblico ministero Giovanni Corona, che ora coordina l’area di Napoli Nord, e condotte in seguito dal pm Fabrizia Pavani con la collaborazione del procuratore aggiunto Luigi Frunzio. I risultati porterebbero ad individuare la causa dell’incidente, avvenuto il 4 marzo del 2013, in un “difetto di costruzione” collocato tra due diaframmi, il 126 e il 140, del pozzo di stazione del cantiere della linea 6 della metropolitana cittadina.