E’ in corso di svolgimento la 68esima edizione del Festival di Cannes, la kermesse cinematografica più importante d’Europa che quest’anno vede in gara ben 3 registi italiani, Matteo Garrone, Paolo Sorrentino e Nanni Moretti, ed è proprio Moretti che negli ultimi giorni ha attirato l’attenzione su di se e sulla sua ultima fatica cinematografica.
Lo scorso sabato, in tardo pomeriggio, è stato proiettato per la prima volta alla manifestazione il suo film, intitolato “Mia Madre”, uscito nelle sale italiane lo scorso aprile, dalla trama controversa, introspettiva e delicata a cui fa capo un cast di tutto rispetto.
La protagonista del film è Margherita (interpretata da Margherita Buy), una regista di mezza età alle prese con una grave crisi personale: la donna attraversa un periodo delicato in cui deve fare i conti le bizze di un attore americano scritturato per il suo prossimo film, lottare contro i capricci della figlia adolescente, ma, soprattutto, deve accudire la madre gravemente malata insieme a suo fratello (interpretato proprio da Nanni Moretti) e superare la separazione dal proprio marito. Margherita deve cercare, quindi, di portare avanti la produzione del suo film, che tratta un argomento delicato come quello delle crisi economica e del lavoro, senza lasciarsi sopraffare dal suo privato che, molto lentamente, la sta logorando.
Durante la proiezione della pellicola, il titolo del film è entrato nella classifica dei “Trend Topic” di Twitter, affiancato dall’hashtag #Cannes2015, ottenendo numerosi commenti positivi dal pubblico presente in sala. Tale approvazione si è mostrata anche agli occhi del regista e del cast completo alle scene finali del film, quando la stampa ha applaudito per più di dieci minuti.
Tale gesto non è assolutamente scontato in un ambiente come Cannes, dove la giuria non tiene conto solo della sceneggiatura, del montaggio o della bravura degli attori, ma scruta attraverso la pellicola ogni messaggio, ogni emozione e ogni impronta che la realtà ha lasciato sulla finzione apparente e Moretti sembra aver catalizzato l’attenzione dei giurati su ognuno di questi aspetti.
L’emozione è tanta e Nanni, affiancato e supportato da Margherita Buy, si lascia andare alla commozione, facendo intendere quanto sia stato importante per lui lasciare trapelare un po’ di se stesso e della sua vita attraverso la sua opera, giocando abilmente con lo scambio di ruoli attraverso i personaggi.
La stampa internazionale ha largamente approvato l’opera cinematografica: gli inglesi definiscono il film come “il miglior film visto fin’ora”, mentre i francesi affermano apertamente che “la pellicola potrebbe aggiudicarsi la Palma d’Oro a mani basse”.
Moretti, dal canto suo, si dice entusiasta ed emozionato per le sensazioni suscitate dal suo film e afferma che la sua pellicola è “un film su ciò che resta qui tra noi vivi su questa terra, ma è anche un film sulle cose che restano delle persone che se ne vanno”.