Di musei bizzarri ce ne sono tanti: quello delle relazioni finite, della peggiore arte, quello fallologico, degli scarafaggi travestiti, dei tosaerba, ecc.
In un’epoca in cui l'”usa e getta” la fa da padrone, sostituendo i “per sempre” o almeno i “finché dura” sia nei sentimenti che nel mondo materiale, c’è chi ha pensato di “cristallizzare” qualcosa di originariamente destinato al riciclo: nasce così il Museo della plastica.
La fondazione Plart, nel sito web dedicato (www.fondazioneplart.it), descrive i propri obiettivi in questo modo: “Conservare, studiare e promuovere un patrimonio culturale che racconta la nostra modernità e si proietta con grande energia innovativa sulla contemporaneità. Un lavoro impegnativo per un progetto ambizioso che coinvolge nel suo farsi un gruppo eterogeneo di professionisti: architetti, designer, restauratori e conservatori, storici dell’arte, giornalisti, chimici che quotidianamente danno vita alle nostre molteplici attività”.
Il patrimonio è riconosciuto come unico Giacimento del design del centro/sud dal Ministero dei Beni culturali. Con una collezione che vanta oltre 1500 pezzi di plastiche storiche, grazie all’attività trentennale di Maria Pia Incutti (Presidente del progetto), i 1000 mq della struttura ospitano la storia e illustrano le dovute differenze tra plastiche derivate dal petrolio e plastiche biocompatibili, più attuali.
“Borse, gioielli, lampade, utensili, vasi, giocattoli, radio, apparecchiature elettroniche, realizzati, a partire dalla metà dell’Ottocento fino agli anni Sessanta del Novecento, in bois durci, celluloide, acrilico e resina fenolica, la vecchia bachelite, fino ad arrivare al polietilene, polistirene, pvc, abs, vengono esibiti in una teca in corian e plexiglass”: è possibile accedere ad un’anteprima della collezione anche attraverso pochi click, su www.interactiveplart.com. Sono inoltre disponibili un tour virtuale del museo nelle varie aree e contenuti esclusivi, come l’intervista al Presidente, le soluzioni ecosostenibili messe insieme dalle idee geniali dei giovani, un archivio digitale, ecc.
La sezione “Educazione” è dedicata ai giochi e ai filmati finalizzati all’apprendimento delle varie sfaccettature dell’argomento “plastica”.
“Da un mare di petrolio a un campo di girasoli”: è questa l’immagine ecosostenibile proposta da Plart.
Periodicamente sono organizzate delle attività, quali progetti formativi, spettacoli, laboratori, workshop, mostre, convegni…
La sede del museo è in un antico palazzo nobiliare di via Giuseppe Martucci n. 48, Napoli (nei pressi di piazza Amedeo).
E’ possibile visitare il museo dal martedì al venerdì dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, mentre il sabato soltanto nella fascia oraria mattutina; il costo del biglietto ammonta a 8 euro e comprende anche la sezione multimediale, mentre per i gruppi (per i quali la prenotazione è obbligatoria) e gli studenti sono applicate delle riduzioni.
Contatti
T +39 08119565703
F +39 08119565726
[email protected]
Come arrivare
In metropolitana:
Linea 2, con fermata in Piazza Amedeo
In funicolare:
da Via Cimarosa (Vomero ad. Piazza Vanvitelli)
In autobus:
linea ANM: C24, C25, C26, C27, C28.