Struggente e malinconica melodia del musicista Salve D’Esposito e del paroliere Tito Manlio, Anema e core fu composta nel 1950, riscuotendo fin da subito un grande successo sia in Italia che all’estero.
Il titolo originale della canzone doveva essere Che matenata ‘e sole, ma il compositore Salve D’Esposito pensò che, dopo il successo di Me so ‘mbriacato ‘e sole, sarebbe stato meglio abbandonare quel soggetto. Fu così che, anche grazie all’ispirazione fornita da un episodio personale (l’autore Tito Manlio aveva avuto un piccolo alterco con la moglie, a cui era poi seguita la pace) Na matenata ‘e sole divenne Anema e core.
Anema e core, con cui Salve diede inizio a un nuovo discorso musicale, è uno slow, un ritmo lento e sincopato. Fu battezzata dal grande tenore Tito Schipa, amico e artista eccellente che, con la sua voce e la sua dizione chiara e perfetta, ne fece un autentico capolavoro: nello stesso periodo la cantò alla radio, per la prima volta accompagnato da Salve D’Esposito (da questo momento non più Salvatore).
Le parole di Anema e core sembrano ispirate ad un bisogno, insoddisfatto e crescente, senza tregua, di dolcezza e di tenerezza. La melodia è comparabile ad un bacio purissimo o ad una capigliatura di donna che un amante accarezza innamorato e timoroso.
Tenimmoce accussì, anema ‘e core,
nun ‘nce lassammo cchiù, manco pe’ n’ora,
‘stu desiderio ‘e te, me fà paura…
Campa cu tte sempe cu tte pe’ nun murì!…
Perdersi, riprendersi, fuggire e ritornare, l’amore che ci unisce è più forte dell’orgoglio, delle parole amare e delle ingiurie, amarci è l’unica soluzione possibile per poter sopravvivere
Che ce dicimmo a ffà, parole amare,
si ‘o bbene po’ campà cu nu respiro?
Si smanie pure tu pe’ chist’ammore,
tenimmoce accussì… anema e core.
Tra gli aneddoti che Salve, commosso, raccontava spesso, c’era questo: un giorno giunse una telefonata dalla SIAE (Società Italiana Autori ed Editori), che lo avvertiva del fatto che era arrivata una cartolina indirizzata a suo nome. Ritira la lettera incuriosito, lesse: “In piena Giava ci siamo fermati ed abbiamo pianto, da lontano ci giungevano le note di Anema e core. Grazie maestro!”. Era firmata da quattro ufficiali della Marina italiana, che per ragioni di lavoro, si trovavano su una nave in quel lontano punto della terra!
Anche la famiglia reale inglese si innamorò di Anema e core e quando la squadra italiana di calcio si recò in Inghilterra per un incontro, venne accolta da una banda militare proprio con le note di quella stessa canzone.
Nel 1955 si venne a sapere che Anema e core aveva battuto il record delle incisioni, 58 solo in Italia. A chi gli chiedeva “Cosa ha determinato il successo di Anema e core?”, Salve D’Esposito rispondeva: “12 versi e 32 battute“.
In Italia, la canzone Anema e core è stata inserita in diversi film e, ancora oggi, viene utilizzata nelle ultime produzioni televisive, ad esempio nelle serie televisive Capri (dove è cantata al pianoforte dall’attore Sergio Assisi) e in L’onore e il rispetto con Gabriel Garko e Serena Autieri. Nel 1951, in Italia venne prodotto il film Anema e core, con la regia di Mario Mattoli e l’interpretazione di Ferruccio Tagliavini.
Completamente diversa, dal sapore metropolitano di una Napoli contemporanea, l’omonima canzone Anema e core di Pino Daniele.
Pino Daniele, nel 2008, scrisse e pubblicò il singolo Anema e core , con la straordinaria collaborazione di Tony Esposito, Tullio De Piscopo, James Senese, Rino Zurzolo e Joe Amoruso, il cui blues mediterraneo, riprende lo stile del cantante agli esordi della sua lunga e sfavillante carriera.
Il brano fa parte di un un triplo album discografico, Ricomincio da 30 inciso dal cantautore napoletano e dedicato all’amico di sempre Massimo Troisi: “Con Massimo avevamo tutto in comune. Mi manca molto perchè era la persona che condivideva in tutto e per tutto il mio modo di vedere le cose. Il cinema e la musica hanno fatto da collante alla nostra amicizia”.
Il cofanetto contiene 41 brani storici che hanno segnato le tappe fondamentali della sua carriera, alcuni dei quali in versione inedita, e 4 brani totalmente inediti, tra cui ‘O munn va, colonna sonora del film La seconda volta non si scorda mai con Alessandro Siani.