Sensazionale scoperta in campo medico e scientifico: è stato individuato un anticorpo che potrebbe contrastare il virus dell’HIV.
Gli studi che hanno portato a questo importante crocevia sono stati effettuati presso l’ospedale maggiore di Perth, in Australia, e sono stati condotti dal Dott. Martyn French, luminare nel campo della ricerca delle malattie del sistema immunitario, che ha ottenuto anche la preziosissima collaborazione dei ricercatori dell’Università di San Francisco, in California.
Le ricerche hanno visto l’impiego di circa 110 campioni di plasma sanguigno infetto dal virus HIV nei quali è stato impiantato anche uno speciale anticorpo che, secondo i primi riscontri, “attaccherebbe” le cellule del virus e stimolerebbe le cellule sane del sistema immunitario a fare lo stesso.
L’anticorpo in questione è stato chiamato “plasmacytoid dendritic cell-reactive opsonophagocytic antibody” ed ha la speciale caratteristica di restare totalmente immune dagli attacchi del virus responsabile dell’AIDS. Secondo il Dott. French il processo, attraverso il quale l’anticorpo trasmetterebbe la sua immunità alle altre cellule del sistema immunitario, potrebbe essere aggiunto ai vaccini che contrastano l’HIV già esistenti in modo da aumentarne la potenza.
Attraverso questo metodo, la risposta medica a questa piaga sociale verrebbe totalmente rivoluzionata: infatti, non si cercherebbe più un modo per attaccare il virus, ma si creerebbe l’opportunità di rendere il sistema immunitario resistente all’HIV o, addirittura, di permettergli di contrastarlo. Tale procedimento viene spiegato nei minimi dettagli dal Dott. French che, attraverso le prime dichiarazioni rilasciate, rende partecipe il mondo di questo nuovo sensazionale scenario: “Invece di usare gli anticorpi perché si leghino direttamente al virus per sopprimerlo, si potranno usare gli anticorpi che si legano al virus per poi stimolare altre cellule nel sistema immunitario ad uccidere il virus.”
Si tratta di una vera e propria rivoluzione che, se portata a termine, permetterebbe di curare pazienti già affetti dalla malattia e di prevenire ulteriori contagi: nel panorama medico mondiale esistono già vari medicinali strutturati proprio alla cura dei pazienti affetti dal virus ma, quest’ultimi, non consentono loro la guarigione, ma “solamente” di ridurre al minimo le conseguenze e gli effetti della malattia, garantendo loro di condurre una vita basata su dei buoni standard. Con la creazione di vaccini a base del suddetto anticorpo il virus verrebbe quasi completamente debellato, curando i malati di HIV e AIDS, assicurando la creazione di ambienti sani laddove vengono trattati pazienti del genere ma, soprattutto, si potrebbe offrire la tanto agognata prevenzione, fino ad oggi strutturata solo sull’igiene e sull’educazione sessuale.