Il primo maggio è festa. È una delle feste più attese, dai giovani in particolare, perché percepita come una provvidenziale “boccata d’ossigeno” tra “la volata finale” e le agognate vacanze estive. Così, quel giorno di rosso dipinto sul calendario, ben si presta ad accogliere weekend, mini-vacanze, gite fuori porta, pic nic, gite ed escursioni, al mare, tra i musei, in campagna.
È un giorno che si presta ad accogliere ed ospitare mille e più programmi ed itinerari, ricchi di buone intenzioni e voglia di svago, relax ed interazioni, con gli amici, con le persone care, con l’ambiente.
Mai e poi mai si potrebbe spontaneamente ipotizzare che un giorno festoso, nato all’insegna del brio, possa consegnare una beffarda scena di morte.
La morte sopraggiunge sempre senza preavviso, questo è chiaro, ma, talvolta, sa rivelarsi capace di scegliere davvero gli scenari più surreali per professare il suo feroce sadismo.
Morire a di 19 anni, durante una scampagnata con gli amici: un epilogo drammatico bruscamente franato in un giorno d’allegria festività.
È accaduto ieri, in provincia di Avellino.
Una giovane è precipitata in un dirupo da un’altezza di dieci metri, mentre festeggiava con gli amici il Primo Maggio.
Il fatto è accaduto ad Avella intorno alle 19, nella pineta comunale del Fusaro.
Sonia Cuomo, napoletana di Ponticelli, studentessa universitaria iscritta alla facoltà di biotecnologie molecolari e industriali presso la Federico II, stava giocando a carte con gli amici, quando si è appartata in compagnia di un’amica per un bisogno fisiologico.
Dopo aver scavalcato un muretto è scivolata nel vuoto finendo nel fiume Clanio. La giovane è morta all’istante.
19 anni, un futuro pieno di sogni e denso di appuntamenti con il destino, spazzati tutti via, in un attimo, dall’impervio ed angusto sopraggiungere della morte.