Nascere al sud non è lo stesso che venire al mondo al nord. Questo emerge in base dati della Sip, la Società italiana di Pediatria, sottolineando come la mortalità infantile è del 30% più alta nelle regioni meridionali rispetto a quelle settentrionali.
Ricordiamo bene, infatti, che di recente in pochi giorni tre bambini hanno perso la vita: a Catania una neonata è morta perché i tre ospedali della città non avevano un posto libero di terapia intensiva per lei; a Napoli una bambina di otto mesi con problemi respiratori è deceduta subito dopo essere stata dimessa; a Trapani, invece, i medici hanno scambiato la meningite di Daniel, due anni, per influenza. “Questo conferma quello che denunciamo da tempo”, afferma Stefano Semplici, presidente del Comitato per la bioetica della Sip e di quello internazionale dell’Unesco, “la nostra organizzazione sanitaria è inadeguata”.
A confermarlo, oltre ai dati statistici, anche un nuovo fatto di cronaca: una neonata affetta da problemi respiratori è morta mentre veniva trasferita in ambulanza dall’ospedale di Vibo Valentia a quello di Catanzaro.
La piccola, colpita da asfissia, è stata sottoposta al trasferimento mediante un’ambulanza provvista di culla termica, ma la situazione è precipitata durante il tragitto.
La bimba era nata ieri nell’ospedale di Vibo Valentia con un parto cesareo, e successivamente, a causa dei problemi respiratori, è stato necessario il trasferimento a Catanzaro, dove è giunta però cadavere, a causa dell’asfissia. La situazione clinica della bimba è peggiorata durante il trasporto, e la neonata è deceduta prima dell’arrivo a destinazione.
La Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha avviato un’inchiesta ed ha disposto l’acquisizione della documentazione medica e della cartella clinica.
Al contempo il Movimento 5 Stelle si prepara a presentare un’interrogazione al Governo, attraverso la deputata Dalila Nesci. “Domani presenterò un’interrogazione, perché nulla sia sottovalutato rispetto al decesso in ambulanza della piccola appena nata all’ospedale di Vibo“. “Più volte – aggiunge la Nesci – avevamo denunciato che la situazione della Terapia intensiva neonatale è critica in tutta la Calabria, con l’urgenza di nuovi posti dedicati per evitare tragedie oggi inconcepibili”.